Molti consumatori sono ancora assai dubbiosi circa i miglioramenti di prezzo di alcuni prodotti in acciaio, preoccupati che il mercato non sia realmente in grado di sostenere i rialzi. Tuttavia, i prezzi delle lamiere in tutta l’Unione Europea (UE) stanno aumentando grazie ad una domanda che sembra solida e a costi delle bramme che continuano a crescere.
Secondo Platts, la scorsa settimana, le lamiere pesanti sono cresciute di 25 euro a tonnellata in pochi giorni, raggiungendo 1.025 euro a tonnellata (franco fabbrica Ruhr). Ma qualche acciaieria ha chiesto anche 1.080-1.120 euro per tonnellata per i contratti a più lungo termine. Tutto ciò in un contesto di scarsa disponibilità di metallo a causa di portafogli ordini ben nutriti, sia in Italia che in Germania.
In Italia aumenti di 20 euro a tonnellata in una sola settimana
Nel Sud Europa i prezzi sono leggermente più bassi.
In Italia, sono state concluse vendite a 910-920 euro a tonnellata (franco partenza) e alcuni rilaminatori stanno già facendo offerte a 940-950 euro a tonnellata. Sempre secondo Platts si tratterebbe di un aumento di 20 euro a tonnellata rispetto alla settimana precedente.
Bramme a 750 dollari a tonnellata
Come spesso accade, anche questa volta gli aumenti dei prezzi delle lastre stanno contribuendo ad alimentare un sentiment rialzista sul mercato. In ogni caso, come già accennato, questi livelli di prezzo hanno comunque un solido sostegno nei costi di produzione.
Con le bramme ormai a 750 dollari a tonnellata CIF Italia, i prezzi delle lastre sopra i 900 euro (franco fabbrica) sono una necessità per coprire i costi e assicurarsi un certo margine. Se fino a circa dieci giorni or sono era possibile trovare bramme a 710-720 dollari a tonnellata, oggi qualsiasi fornitore è riluttante perfino a negoziare sconti dal prezzo di 750 dollari.
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