Il mondo investe in armi. La domanda di nichel ne beneficerà?
Il nichel tornerà al centro della scena globale? Non solo per le batterie dei veicoli elettrici, ma anche per l’industria militare, che richiede acciai speciali ad alte prestazioni.
Tutte le ultime notizie dai mercati delle commodities, dei metalli, dell’energia e delle aziende operanti nei settori dell’economia reale.
Il nichel tornerà al centro della scena globale? Non solo per le batterie dei veicoli elettrici, ma anche per l’industria militare, che richiede acciai speciali ad alte prestazioni.
I produttori europei di alluminio devono affrontare una triplice sfida: le importazioni cinesi a basso costo, l’aumento dei dazi USA e la capacità delle Big Tech di pagare prezzi elevati per l’energia.
Il prezzo del litio e le azioni dei produttori sono schizzati al rialzo dopo la chiusura di una grande miniera in Cina da parte di CATL.
A luglio i prezzi del rame al COMEX hanno registrato un’estrema volatilità, raggiungendo un picco del 41,74% rispetto ai livelli di gennaio, prima di crollare del 24,56%.
Dopo quasi mezzo secolo di declino della metallurgia statunitense, Trump vuole recuperare le industrie strategiche perdute.
Le fonderie di rame cinesi potrebbero dover ridurre la produzione rispetto ai livelli record degli scorsi mesi, a causa soprattutto di carenza di minerale.
ArcelorMittal fermerà l’altoforno n. 3 del suo stabilimento di Dąbrowa Górnicza a causa dei margini non sostenibili dovuti ai bassi prezzi dell’acciaio e agli elevati costi operativi.
Dopo mesi di profitti record, l’arbitraggio sul rame si è trasformato in un incubo logistico e finanziario, con tonnellate di metallo bloccate nei posti sbagliati e il crollo delle quotazioni al COMEX.
Il mercato globale del rame è stato sconvolto dalla decisione di Donald Trump di imporre dazi del 50% su molti prodotti in rame, escludendo però il metallo raffinato.
Anche se i prezzi dell’alluminio hanno raggiunto i massimi da 4 mesi, tra dazi, tensioni geopolitiche e nuove strategie industriali, il mercato resta instabile e fortemente esposto a cambiamenti improvvisi.
Nel primo semestre del 2025, la produzione mondiale di alluminio primario ha registrato una crescita moderata nonostante numerosi problemi.
L’industria siderurgica europea è sotto assedio: prezzi in caduta libera, concorrenza cinese, dazi statunitensi e costi energetici elevati stanno mettendo a dura prova un settore cruciale per l’economia e la sicurezza del continente.
L’avvio della costruzione della più grande diga idroelettrica del mondo in Tibet ha innescato un’impennata dei prezzi del minerale di ferro, ai massimi da 5 mesi.
La soluzione alla debole domanda globale di billette potrebbe essere l’alluminio liquido, più rapido da consegnare, meno energivoro e più flessibile.
Nel 2025 il mercato globale dell’alluminio mostra segnali contrastanti. Mentre i premi statunitensi volano, quelli europei crollano.
La Cina si avvia a stabilire un nuovo record nelle esportazioni di acciaio, alimentando tensioni globali con prezzi stracciati e un eccesso di offerta che mette in crisi i produttori internazionali.
Grazie alla sua integrazione verticale e all’acquisto di Encore Wire, l’azienda italiana si dice pronta a beneficiare dei dazi USA, nonostante le tensioni sul mercato e i rincari per i consumatori.
Emirates Global Aluminium ed il colosso italiano Brembo rafforzano la loro alleanza puntando sull’alluminio solare CelestiAL, prodotto nel deserto degli Emirati.
Nonostante la volatilità dei prezzi innescata da nuovi dazi statunitensi sul rame, Barrick Mining punta con decisione sul metallo rosso.
Mentre le aziende americane affrontano costi più alti a causa dei nuovi dazi, il settore dei rottami di rame vive un boom, essendo diventato una risorsa strategica per compensare la scarsità di metallo raffinato.
L’annuncio a sorpresa di Donald Trump sull’introduzione di un dazio del 50% sul rame ha scosso i mercati globali, spingendo i prezzi del metallo ai massimi storici.
I mercati dello zinco e del piombo registreranno una modesta crescita della domanda e un aumento dell’offerta. Risultato? Conseguenti eccedenze previste…
La Guinea ha registrato un record nelle esportazioni di bauxite, con un balzo del 39% nel primo trimestre del 2025, trainato dalla forte domanda cinese di alluminio.
Il prezzo del rame è spinto da una forte contrazione delle scorte e da segnali di distensione tra Stati Uniti e Cina.
L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha individuato 14 progetti nazionali per analizzare 100 miniere entro giugno 2026.
Si prevede che la recente scoperta di una riserva di minerale di ferro pari a 55 miliardi di tonnellate in Australia avrà un impatto significativo sui mercati e sui prezzi globali.
Il mercato del rame è in forte tensione, con scorte in caduta libera, esportazioni cinesi record e l’ombra di dazi USA a stravolgere gli equilibri globali.
Le scorte di alluminio nei magazzini LME sono crollate ai minimi degli ultimi anni, mentre i prezzi continuano a salire. Alla base del calo, un complesso intreccio geopolitico tra Russia e Cina, che sta ridisegnando le rotte dell’alluminio globale.
Una serie di fattori, quali l’aumento delle vendite al dettaglio in Cina, la riduzione delle scorte e l’impennata dei prezzi della bauxite, hanno spinto in alto i prezzi dell’alluminio.
La corsa globale al rame verso gli Stati Uniti, in vista di possibili dazi imposti da Trump, sta prosciugando le scorte mondiali e generando forti squilibri nei mercati.