Sprofonderemo in recessione se la Russia ci taglia le forniture di gas

Ci aspettano tempi difficili. La guerra delle sanzioni trascinerà l’Europa e la Russia in una drammatica recessione.

L’Occidente ha scatenato una delle più dure campagne di sanzioni contro qualsiasi nazione nella storia moderna, ferendo la Russia.

Adesso però arrivano le rappresaglie russe, con divieti alle esportazioni ad ampio raggio. Il vice primo ministro russo ha affermato che il suo governo ha il diritto di interrompere le forniture di gas attraverso il gasdotto Nord Stream 1.

L’economia russa precipiterà in recessione, ma in buona compagnia

Gli esperti sanno bene che la produzione russa di petrolio diminuirà di 1,612 milioni di barili al giorno nel 2022. Per salvare la valuta russa dal collasso e per combattere l’inflazione, la banca centrale russa ha alzato il suo tasso di interesse al 20%, un massimo storico. Tuttavia, ciò non sarà sufficiente per impedire alla Russia di precipitare in recessione.

Le sanzioni occidentali hanno colpito nel segno? L’economia russa collasserà? Di certo, chi ha deciso le sanzioni ha sparato con un cannone che ha colpito la Russia e tutto quello che le stava intorno, Europa compresa. L’economia russa affonderà, ma in buona compagnia.

È in arrivo la peggior stagflazione che l’Europa abbia mai visto in 50 anni

L’aumento dei prezzi del petrolio e del gas innescato dal conflitto in Ucraina minaccia di scatenare il peggior shock stagflazionistico che abbia colpito l’Europa dagli anni ’70. Con i prezzi dell’energia fuori controllo, l’Europa si scopre fortemente dipendente dai combustibili fossili. Ma al peggio non c’è mai fine…

Se la Russia metterà in atto la minaccia di interrompere l’approvvigionamento di gas, l’Unione Europea (UE) cadrà in una profonda e drammatica recessione. Dopo che gli sprovveduti politici europei hanno dichiarato di aver pianificato di ridurre di due terzi la dipendenza dal gas russo entro la fine di quest’anno e di non voler importare nemmeno un metro cubo di gas russo entro il 2030, Mosca ha risposto che taglierà ancora più rapidamente le forniture.

PIL italiano a -2,6% e PIL tedesco a -3,4%

L’area UE ottiene un quarto della sua energia dal gas naturale, con la Russia che rappresenta circa un terzo delle importazioni del blocco. Goldman Sachs ha previsto che qualsiasi ulteriore interruzione delle importazioni di gas avranno effetti a catena disastrosi sulla produzione economica e sull’inflazione dell’eurozona.

Secondo la banca d’investimento americana, se la Russia interrompe tutte le esportazioni dei gasdotti, la crescita del PIL dell’area dell’euro diminuirà di 2,2 punti percentuali nel 2022, con impatti disastrosi in Italia (-2,6 percento) e in Germania (-3,4 percento).

In questo quadro disperato c’è però una buona notizia. Gli analisti ritengono che un’interruzione completa delle forniture di gas è abbastanza improbabile visto che le fonti di entrate finanziarie della Russia provengono dalle esportazioni in Europa. Possiamo solo sperare che Putin non ci sorprenda anche in questa occasione.

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