Il 2023 per le terre rare: prezzi e domanda previsti in crescita

Le previsioni e le più importanti tendenze che influenzeranno il mercato delle terre rare nel corso del 2023.

Nel 2021, le dinamiche della domanda e dell’offerta di terre rare (REE) erano incerte poiché il mondo stava appena iniziando a riaprirsi dopo la pandemia di COVID-19 ma, da allora, la maggior parte degli analisti è rimasta ottimista sull’evoluzione del settore.

Sono stati tre fattori ad avere il maggior impatto sul mercato delle terre rare durante l’anno appena trascorso. Naturalmente, la guerra Russia-Ucraina che ha fatto esplodere l’inflazione ed ha favorito una crisi di fiducia dei consumatori, rallentando la crescita della domanda di nuova elettronica ed elettrodomestici di consumo (tutte applicazioni per i magneti di terre rare). Poi ci sono stati le pesanti restrizioni in Cina per controllare la pandemia, che hanno ostacolato la produzione di veicoli elettrici, telefoni cellulari e tutto il resto.

Infine, abbastanza paradossalmente, il settore automobilistico ha continuato a soffrire per la carenza di microchip e altri componenti, rallentando la domanda di magneti ampiamente utilizzati in micromotori, sensori e altoparlanti.

Tuttavia, nonostante questi fattori negativi, la crescita prevista per il mercato delle terre rare nel corso del 2022 è proseguita. A conti fatti, il mercato dei magneti è cresciuto come quello dei veicoli elettrici e della tecnologia a risparmio energetico.

I fondamentali di mercato nel 2023

Secondo Adamas Intelligence, la domanda di quasi tutte le terre rare è prevista in aumento nel 2023. Tra tutte saranno quelle magnetiche a registrare l’aumento maggiore.

Inoltre, se la crisi energetica europea dovesse allentare e si arrivasse alla fine delle restrizioni pandemiche in Cina, potremmo assistere ad un aumento della domanda latente, un po’ come avvenuto nel 2021, quando si materializzò la domanda repressa dall’anno precedente.

Anche la domanda di cerio e di lantanio, utilizzati prevalentemente nella raffinazione del carburante e nei catalizzatori per la riduzione delle emissioni, dovrebbe continuare a vedere una crescita.

Guardando all’offerta, il rischio maggiore nella catena di approvvigionamento rimane l’estrazione di terre rare pesanti (HREE) in Myanmar. Il paese fornisce il 60% delle terre rare medio-pesanti della Cina. Tuttavia, secondo Project Blue, non dovrebbero esserci significative limitazioni o deficit nella fornitura globale nel 2023.

Come si muoveranno i prezzi?

Praticamente tutti gli esperti del settore sono ottimisti circa l’evoluzione dei prezzi per il prossimo anno, anche se con toni e sfumature leggermente diversi.

Aclara Resources prevede che i prezzi cresceranno in modo esponenziale. La rivoluzione elettrica è già in corso, mentre l’offerta è concentrata e limitata. Soprattutto per le terre rare pesanti la ragioni per pensare ad una crescita sono molto forti.

Anche Adamas Intelligence è ottimista e crede e che saranno le cosiddette terre rare magnetiche (neodimio e samario) a godere di un maggiore vantaggio durante il prossimo anno. Infatti, la domanda di questi elementi sta crescendo più velocemente di tutti gli altri e l’equilibrio tra domanda e offerta è già molto instabile.

Infine, due elementi che durante i primi mesi dell’anno potrebbero fare meglio di tutti gli altri sono il disprosio e il terbio, due terre rare pesanti a rischio di approvvigionamento.

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