Prepariamoci ad una carenza di rame e cobalto per le batterie

In Tesla crescono le preoccupazioni circa l’approvvigionamento di metalli per batterie. Soprattutto per la carenza di rame e cobalto.

Dalla Tesla è recentemente trapelato il timore di una carenza di nichel, rame e altri metalli utilizzati nelle batterie per le auto elettriche. Una riunione urgente e a porte chiuse sull’argomento, ha coinvolto aziende minerarie, legislatori e dirigenti della Tesla.

Secondo Reuters, il problema è all’orizzonte ma le preoccupazioni non sono ancora per il breve termine. Di certo, nessuno nutre dubbi che alcuni metalli indispensabili per le auto elettriche possano diventare, nei prossimi anni, un enorme problema per i produttori.

Carenza di rame per milioni di veicoli elettrici?

Il rame, ad esempio, è uno di questi metalli. Infatti, è usato in significative quantità nei veicoli elettrici, soprattutto nel motore. Una quantità due volte più elevata rispetto a quella utilizzata nei motori a combustione interna. Con milioni di veicoli elettrici destinati a circolare per le strade del futuro, è facile capire perché una carenza di rame diventerebbe un problema gigantesco.

Ma la cosa non riguarda soltanto le auto elettriche. Anche dispositivi come il termostato intelligente Alexa (Apple) o Nest (Alphabet) utilizzano rame in quantità. Soltanto per questi due prodotti, di stima che la domanda di rame aumenterà da 38.000 tonnellate di oggi fino a 1,5 milioni di tonnellate nel 2030.

Ci vorranno decenni per attivare nuove miniere

Nello stesso tempo, l’estrazione di rame sta soffrendo di una mancanza di investimenti. Ciò significa che non vengono finanziati progetti alla ricerca di nuovi giacimenti o per mettere in funzione nuove miniere. Se la domanda di metallo crescerà rapidamente, l’offerta non riuscirà a tenere lo stesso passo per decenni.

A peggiorare la situazione c’è il problema dell’estrazione etica, che riguarda principalmente il cobalto. La maggior parte del cobalto proviene dalla Repubblica Democratica del Congo, paese noto per lo sfruttamento del lavoro minorile e per pratiche estrattive illegali. Rinunciando a tutto questo metallo, i produttori occidentali di batterie si troveranno in grosse difficoltà.

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