Vivere in Trentino per 100mila euro? Ecco il contributo anti-spopolamento

Hai sempre sognato di vivere in montagna? Il Trentino Alto Adige offre 100.000 euro per chi si vuole trasferire in alcuni paesi della regione.

Se sei tra chi sogna di vivere accanto ad una stazione sciistica, ad un vigneto o a sorgenti termali, l’opportunità che offre la provincia autonoma di Trento ti sembrerà imperdibile. Si tratta di un contributo economico per chi decide di acquistare e ristrutturare una casa abbandonata in uno dei suoi piccoli borghi di montagna.

L’iniziativa prevede un finanziamento di 80.000 euro per la ristrutturazione e 20.000 euro per l’acquisto dell’immobile. Un sostegno economico significativo che punta a ridare vita a comunità in via di spopolamento.

Ma c’è il lato B: dieci anni di residenza obbligatoria

Chiunque voglia aderire al programma deve impegnarsi a vivere nell’abitazione acquistata per almeno dieci anni oppure affittarla per lo stesso periodo. In caso contrario, sarà obbligato a restituire il contributo ricevuto.

I 33 comuni interessati dal progetto sono in attesa dell’approvazione finale, ma tutti condividono una caratteristica comune: il numero di case vuote supera quello delle abitazioni ancora abitate. Una tendenza che mette a rischio la sopravvivenza di intere comunità.

Questa iniziativa si inserisce in un più ampio piano nazionale per contrastare il declino demografico nei piccoli centri, previsto dalla legge di bilancio 2024. Il fondo complessivo ammonta a 30 milioni di euro ed è destinato ai comuni con meno di 5.000 abitanti, particolarmente colpiti dal fenomeno dello spopolamento.

A chi è rivolta l’iniziativa?

A differenza delle iniziative lanciate nel sud Italia, che offrono case simbolicamente al prezzo di un euro, il Trentino ha stanziato 10 milioni di euro per i prossimi due anni per incentivare sia l’acquisto che la ristrutturazione di immobili già esistenti. L’obiettivo è anche quello di dare nuovo impulso all’edilizia locale e all’indotto economico.

Per evitare speculazioni immobiliari, sono stati imposti alcuni limiti chiari. Il costo massimo per la ristrutturazione non può superare i 200.000 euro, di cui 120.000 a carico dell’acquirente. Inoltre, il contributo di 20.000 euro per l’acquisto coprirà circa il 35-40% del costo totale.

Non ci sono limiti di prezzo per l’acquisto della casa, ma il programma vieta la creazione di affitti brevi, particolarmente diffusi nelle località sciistiche e termali. Ogni individuo potrà acquistare al massimo tre unità immobiliari, impedendo la concentrazione delle proprietà nelle mani di pochi investitori.

Non tutti possono accedere a questa opportunità. Le persone già residenti in Trentino e di età inferiore ai 45 anni sono escluse, per evitare che il programma venga utilizzato per la ristrutturazione di abitazioni già abitate. L’obiettivo principale resta il recupero di case abbandonate, spesso in stato di degrado e pericolo per le proprietà vicine.

L’elenco definitivo dei comuni coinvolti verrà pubblicato ad aprile. Tra le aree più colpite dallo spopolamento ci sono la Val di Non, dove il calo demografico ha superato l’11%, e la Val di Sole, con i paesi di Rabbi e Vermiglio in prima linea.

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