L’enigma del tesoro di alluminio nel deserto messicano

Chi ha depositato 1 milione di tonnellate di alluminio nel deserto messicano? E perché? Quelle che, inizialmente, sembravano risposte plausibili hanno lasciato il campo a qualcosa di molto più sorprendente…

Cosa ci fanno un milione di tonnellate di alluminio nel deserto messicano? Come ha fatto a spuntare, quasi da un giorno all’altro, una così grande quantità di metallo corrispondente a circa il 6% di tutte le scorte mondiali?

Un’area enorme, nel piccolo paese di San Jose Iturbite, circondata da barriere di filo spinato, custodisce un ricco tesoro di circa 2 miliardi di dollari.

Un enigma che non ha fatto dormire soprattutto gli investigatori americani, preoccupati che si tratti di un’enorme manovra per aggirare il sistema doganale degli Stati Uniti o, addirittura, uno stratagemma per ingannare l’intero sistema commerciale mondiale.

Un enigma che non ha fatto dormire soprattutto gli investigatori americani, preoccupati che si tratti di un’enorme manovra per aggirare il sistema doganale

Ma i giornalisti del Wall Street Journal hanno scoperto, dopo lunghe indagini, che tutto quell’alluminio appartiene ad uno degli uomini più ricchi di tutta la CinaLiu Zhongtian, proprietario del colosso cinese China Zhongwang Holdings Ltd. Forse il miliardario cinese sa cercando di eludere le tariffe doganali degli Stati Uniti?

Nient’affatto. La realtà, pur sorprendente, ha a che vedere con qualcosa di più veniale.

L’enorme quantità di alluminio è una specie di fondo pensione per il cinquantaduenne miliardario. Infatti, come tutti i cittadini della Cina, anche Zhongtian non può muovere più di 50.000 dollari all’anno al di fuori del paese. Una restrizione che molti ricchi cinesi hanno aggirato usando i cambia-valute di Hong Kong per trasferire illecitamente denaro, anche portandolo fisicamente dentro le valigie attraverso la frontiera.

Ma Zhongtian, secondo il Wall Street Journal, ha escogitato un approccio su scala industriale, con navi cariche di alluminio che lo trasportano il più lontano possibile dai confini cinesi, con l’intenzione di vendere il metallo nel tempo.

Come lecito aspettarsi, i vertici della China Zhongwang Holdings Ltd hanno negato che le manovre siano un tentativo di accumulare un tesoro lontano dalla Cina. Ci sarà qualcuno disposto a crederci?

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