Gazprom ha interrotto le forniture di gas all’Austria
A partire dal 16 novembre, l’Austria è fuori dalle forniture di gas naturale russo, in seguito a una disputa arbitrale da 230 milioni di euro tra Gazprom e l’austriaca OMV.
A partire dal 16 novembre, l’Austria è fuori dalle forniture di gas naturale russo, in seguito a una disputa arbitrale da 230 milioni di euro tra Gazprom e l’austriaca OMV.
Mentre l’Unione Europea sta pensando di imporre un tetto al prezzo del gas russo, i ricavi di Gazprom corrono e, quest’anno, raggiungeranno i 100 miliardi di dollari.
C’è chi non ha gas a sufficienza (l’Unione Europea) e chi ne ha troppo (la Russia). Di certo, si tratta di uno squilibrio destinato a durare a lungo.
Siglato il secondo accordo tra Russia e Cina sul gas naturale. Mosca non sembra incontrare alcun problema nel trovare altri clienti per il proprio gas anche al di fuori dell’Europa.
L’interruzione delle forniture russe di gas verso l’Ucraina infiamma i prezzi sul mercato e scatena forti preoccupazioni circa le forniture per l’Europa in vista del prossimo inverno.
Siamo alla vigilia di un cambiamento epocale nel sistema valutario mondiale? Qualcuno sostiene che è arrivata la fine del dollaro come moneta di riferimento globale, anche grazie alla volontà della Russia di porre fine ad un primato che dura da lungo tempo.
Le ultime vicende della crisi tra Russia e Ucraina fanno presagire che siano in arrivo grossi guai per l’Europa. Senza il gas russo il Vecchio Continente, soprattutto l’Italia, potrebbe vivere un inverno difficile da dimenticare.
Il braccio di ferro tra Stati Uniti e Russia sulla questione dell’Ucraina, avrà esiti imprevedibili su tutto il mercato petrolifero mondiale.
Se la Russia interrompe le forniture di gas all’Europa, non esistono al momento valide soluzioni per far fronte al problema e gli scenari che si prospettano sono preoccupanti.