In Europa persiste la crisi dell’acciaio secondo Eramet
Eramet è pessimista circa il mercato dell’acciaio in Europa e, per quest’anno, prevede un calo della produzione.
Eramet è pessimista circa il mercato dell’acciaio in Europa e, per quest’anno, prevede un calo della produzione.
L’immobilismo di ottobre sul mercato del rottame sembra sia giunto al termine. Ecco cosa emerge dall’ultima analisi di Assofermet…
I produttori di rame avvertono che la mancanza di miniere porterà il mondo ad una carenza che non migliorerà anche quando i prezzi saliranno.
Fino a pochi mesi fa, la maggior parte degli analisti riteneva che la corsa dei prezzi del ferro avrebbe avuto vita breve, ma i recenti sviluppi hanno modificato questa prospettiva.
La scarsa domanda ha avuto un impatto negativo sui prezzi dell’alluminio e sugli utili aziendali. Ma adesso che la produzione in Cina verrà tagliata, le prospettive cambiano, anche per l’Europa.
I prezzi del cobalto hanno raggiunto minimi storici a causa di un eccesso di offerta, derivante dalle scorte eccessive nella Repubblica Democratica del Congo.
Il più grande gestore patrimoniale del mondo avverte gli investitori che potrebbero non esserci abbastanza metalli per la transizione verde.
Norsk Hydro avverte che gli ordini di alluminio diminuiranno drasticamente se le case automobilistiche europee non riusciranno a competere con quelle cinesi.
Gli investitori stanno correndo verso beni rifugio come l’oro e l’argento, in mezzo ai conflitti geopolitici che si stanno estendendo anche al Medio Oriente.
La riduzione della produzione porterà ad un’offerta limitata e i prezzi dei coil laminati a caldo (HRC) dovrebbero risollevarsi negli ultimi due mesi dell’anno.
Vendite e acquisti della Rusal si stanno integrando sempre meglio nell’economia cinese, mentre si prospetta uno scenario di chiusura di alcuni impianti non redditizi a causa dei prezzi troppo bassi.
Il mercato dell’alluminio in Occidente è travagliato dall’incertezza ma, se allarghiamo lo sguardo alla Cina, le prospettive sembrano migliori.
Si avvicina la fine della gestione dello stato italiano nell’ex-Ilva. Ma prima, altri miliardi di euro pubblici verranno regalati al socio privato, che continuerà a gestire l’acciaieria di Taranto.
Il mercato europeo dell’acciaio sta soffrendo per la domanda molto debole. Lo testimoniano anche le difficoltà in cui si trova Liberty Steel.
Tutti sanno che il gas naturale è un combustibile energetico essenziale per l’economia globale. Ma quali paesi sono i leader nella produzione mondiale?
Sembra sempre più chiaro che la designazione di materia critica o strategica della UE soffocherà il libero commercio internazionale di rottami.
Il più grande produttore ed esportatore mondiale di grafite, ha deciso di ridurre le esportazioni del materiale per batterie.
Cosa succede quando dei beni essenziali diventano beni di lusso? Gli esperti tracciano gli scenari che potrebbero aspettarci nei prossimi anni.
In Cina, la forte domanda da parte dei settori dei veicoli elettrici e delle energie rinnovabili ha contribuito ad aumentare la domanda di alluminio.
Il mercato dello zinco è in eccesso di offerta, nonostante i livelli delle scorte LME sia basso. Ma dove è finito il metallo di borsa?
Diverse acciaierie europee stanno effettuando interventi di manutenzione fuori stagione. La parola d’ordine è “tagliare la produzione”.
Secondo un sondaggio informale dell’LME, il rame sarà il metallo di base che crescerà di più nei prossimi due anni.
L’edilizia rappresenta oltre la metà del consumo globale di acciaio e qualsiasi diminuzione delle costruzioni schiaccia la domanda di acciaio. E, per i prossimi 10 anni, ci attende un calo…
Anche i grandi trader internazionale di metalli stanno attraversando un brutto momento poiché il mercato non è né abbastanza forte né abbastanza debole da creare opportunità di trading redditizie.
Le associazioni cinesi e russe del settore dell’alluminio hanno firmato un accordo per approfondire i legami e per cooperare maggiormente lungo tutta la catena delle forniture.
Il 1° ottobre 2023 è entrato in vigore in fase transitoria il meccanismo di adeguamento delle frontiere del carbonio (CBAM).
I prezzi europei degli HRC diminuiscono a causa della necessità dei produttori di acciaio di riempire il portafoglio ordini.
I prezzi del rame sono partiti forti a inizio 2023 ma sono crollati a metà anno a causa dell’economia cinese. Poi si sono ripresi nonostante le previsioni di mercato contrastanti.
Le banche centrali hanno acquistato 77 tonnellate di oro nel corso del mese di agosto, aiutando il metallo prezioso a resistere all’aumento dei rendimenti obbligazionari.
La speculazione che Citi sta effettuando sul mercato dell’alluminio è un’ulteriore dimostrazione che il mercato si trova in eccesso di offerta.