Il peggior paese d’Europa per una “vita digitale”? L’Italia

Mentre l’attenzione del dibattito politico è concentrata su come favorire i pagamenti elettronici e penalizzare quelli in contanti, nessuno sembra rendersi conto del reale stato delle cose per quanto riguarda la vita digitale in Italia.

Internet e pagamenti cashless sono i peggiori d’Europa. Ma peggio anche di paesi extra-europei come Kenya, Repubblica Dominicana, Kazakistan e Vietnam.

Come si può pensare di cambiare una situazione del genere per legge, con qualche bella frase pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e senza fare consistenti investimenti? Minacciando di mandare in carcere gli evasori (velatamente identificati in quelli che pagano in contanti) e di regalare qualche premio per chi usa le carte di credito, si risolvono il problema di connessioni Internet lente o inesistenti in molte parti del paese o delle commissioni spropositate che le banche italiane addebitano ai negozianti con un POS?

Siamo tra i peggiori del mondo

Come accennato, l’ultimo rapporto Digital Life Abroad ha classificano l’Italia la peggiore in Europa per quanto riguarda Internet e i pagamenti senza contanti. Il nostro paese si è classificata al 57° posto su 68 nazioni in tutto il mondo, in un sondaggio di InterNations, un sito di informazione e networking per persone che vivono all’estero.

L’Italia è rimasta molto indietro rispetto agli altri paesi della UE quando si tratta di accesso a Internet, pagamenti cashless, ottenere un numero di cellulare e altri servizi digitali di base. Secondo gli ultimi dati disponibili dell’ISTAT, solo il 69% delle famiglie italiane aveva una connessione Internet nel 2016, precipitando al 21% tra gli over 65. Al sud la situazione è ancora peggiore: in Calabria e in Sicilia, meno del 60% delle famiglie era collegato alla rete.

Ma ecco una fotografia dei paesi dove la vita digitale è più facile e dove è più difficile…

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