Il Lussemburgo punta sul bitcoin. Ecco perché…

Il fondo sovrano (FSIL) del Lussemburgo allocherà l’1% del suo portafoglio, ovvero oltre 7 milioni di euro, in bitcoin e altre criptovalute.

Il Lussemburgo compie un passo storico nel panorama finanziario europeo, diventando il primo paese dell’Eurozona a destinare parte del proprio fondo sovrano a bitcoin e criptovalute. L’Intergenerational Sovereign Wealth Fund (FSIL) lussemburghese investirà l’1% del suo portafoglio totale (oltre 7 milioni di euro) in ETF legati al Bitcoin, come ha recentemente annunciato il Ministro delle Finanze.

Si tratta del primo investimento pubblico in bitcoin in Lussemburgo, un passo simbolico che conferma il crescente ruolo della nazione nel contesto finanziario europeo.

Bitcoin come scelta strategica

Al 30 giugno 2025, il FSIL gestiva 887 milioni di dollari principalmente in obbligazioni investment grade (53%) e fondi indicizzati (46%), con meno dell’1% in liquidità. L’allocazione pianificata in criptovalute, se implementata, corrisponderebbe a circa 9,5 milioni di dollari in esposizione indiretta a bitcoin tramite ETF.

La decisione rientra nella politica di investimento del fondo (aggiornata a luglio 2025), che permette fino al 15% delle risorse del FSIL in investimenti alternativi, come private equity, immobili e criptovalute.

Il consiglio di gestione del fondo sovrano ha ritenuto che l’1% rappresentasse un equilibrio ottimale per questo asset, inviando un chiaro segnale sul potenziale di lungo termine del bitcoin.

Il Lussemburgo come hub del digitale

Questa mossa si inserisce nella strategia del Lussemburgo di rafforzare il proprio ruolo come hub fintech e di asset digitali in Europa. Il paese sta diventando sempre più la base per società crypto che richiedono licenze MiCA, consentendo loro di operare nella UE secondo standard regolatori unificati.

Integrare ETF in bitcoin in un fondo statale rappresenta un segnale chiaro che indica come le criptovalute non siano più strumenti puramente speculativi, ma stiano entrando nelle strategie finanziarie a lungo termine.

Il Lussemburgo segue la scia di altri fondi sovrani nel mondo. Il fondo norvegese da 1,9 trilioni di dollari detiene circa 11.400 BTC indirettamente, mentre fondi in Asia e Medio Oriente stanno esplorando esposizioni limitate ai mercati crypto. Anche Regno Unito e Finlandia hanno posizioni in bitcoin e la banca centrale ceca studia uno spostamento di 7 miliardi di euro sulle criptovalute.

Per il Lussemburgo, però, l’approccio è strategico più che opportunistico, visto che si inserisce nei piani del paese nel guidare l’evoluzione dell’infrastruttura finanziaria europea.

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