I gestori finanziari stanno continuando a vendere contratti future sul greggio WTI a livelli che non si vedevano da 16 anni. Lo stesso fenomeno si sta verificando anche sul Brent, poiché gli speculatori hanno ridotto le scommesse rialziste e aumentato quelle ribassiste.
Secondo Saxo Bank, le posizioni lunghe nette complessive (cioè quelle di chi scommette al rialzo) sul petrolio greggio (Brent + WTI) sono scese al minimo degli ultimi tre mesi. Le posizioni lunghe nette del CME sul WTI sono crollate dell’80% quest’anno, segno di un drastico cambiamento di aspettative sul petrolio tra i gestori finanziari.
Anche per gli analisti di ING, è abbastanza chiaro che gli speculatori si stanno già concentrando sulle prospettive ribassiste del mercato.
Oggi, 21 agosto, il petrolio Brent quota 67,47 dollari al barile, mentre il WTI quota 63,38 dollari al barile.
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