Troppo alti i prezzi del gas in Europa. La domanda industriale frena

Questa settimana i prezzi del gas in Europa hanno quasi raggiunto i massimi degli ultimi due anni. Prezzi tanto elevati hanno effetti devastanti sulla domanda industriale.

Questa settimana i futures sul gas naturale europeo sono scesi al di sotto dei 56 euro per megawattora, mantenendosi comunque vicini al massimo degli ultimi due anni di 58,039 euro per MWh (10 febbraio).

L’aumento dei prezzi è stato determinato dalla rapida riduzione delle scorte a causa del clima più freddo, della minore produzione di energia eolica dovuta a basse velocità del vento e della cessazione delle importazioni di gas russo attraverso l’Ucraina. Il 10 febbraio le riserve di gas europee erano piene solo al 49%, rispetto al 67% dello scorso anno e al 51% della media decennale per lo stesso periodo.

Diminuzione delle scorte di gas in Europa

Secondo i dati di Gas Infrastructure Europe (GIE), il 9 febbraio le scorte dell’Unione Europea (UE) erano pari a 56,95 miliardi di metri cubi (bcm), in calo di 21,45 bcm rispetto all’anno precedente e di 8,09 bcm rispetto alla media quinquennale. Il prelievo settimanale fino al 9 febbraio è stato di 4,9 bcm, superiore del 37% rispetto alla media quinquennale di 3,58 bcm e quasi il doppio rispetto allo stesso periodo del 2024 (2,5 bcm). La cessazione del transito del gas russo attraverso l’Ucraina ha rappresentato la maggior parte della riduzione mensile (1,47 bcm), mentre il calo dei flussi dalla Norvegia di 0,824 bcm ha contribuito ulteriormente alla riduzione dell’offerta.

Escludendo i flussi di transito, le importazioni di gas russo via gasdotto nella UE a gennaio 2025 sono state di soli 1,362 bcm, con un calo del 90% rispetto a gennaio 2021. Secondo gli analisti di Standard Chartered, se le temperature dell’inverno nell’emisfero settentrionale dovessero normalizzarsi, le scorte a fine marzo sarebbero intorno ai 44 bcm, mentre un continuo aumento dei prelievi porterebbe le scorte a 39,1 bcm. Questo livello sarebbe inferiore di 29 bcm rispetto al 2024, ma comunque superiore di circa 10 bcm rispetto al 2022, subito dopo l’invasione russa dell’Ucraina orientale.

L’effetto disastroso dei prezzi elevati sulla domanda industriale UE

Un altro aspetto rilevante è la contrazione della domanda industriale europea di gas dovuta ai prezzi elevati. Secondo Standard Chartered, la domanda industriale europea di gas, particolarmente nella seconda metà di gennaio, è stata sorprendentemente debole nonostante il freddo.

La domanda media giornaliera della UE è stata di 1,469 bcm/d a gennaio, con un incremento annuo di soli 4 milioni di metri cubi al giorno (mcm/d), pari a un modesto +0,3%. Questo aumento è significativamente inferiore rispetto al +10,4% di novembre e al +6,8% di dicembre, suggerendo che una parte della domanda sensibile ai prezzi sia stata eliminata.

METALLIRARI.COM © ALL RIGHTS RESERVED



LA LETTURA CONTINUA...