Il primo impianto siderurgico "verde" al mondo nascerà in Germania

È iniziato uno dei più grandi progetti di decarbonizzazione industriale in tutto il mondo, per mano della Thyssenkrupp Steel.

La multinazionale tedesca dell’acciaio,costruirà un impianto di riduzione diretta alimentato a idrogeno a Duisburg (Germania), che riuscirà ad evitare più di 3,5 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. La parte ingegneristica dell’opera verrà seguita da SMS, con sede a Düsseldorf. Per SMS, che impiega 14.500 persone in 100 diverse sedi, si tratta del più grande ordine della sua storia di oltre 150 anni.

Un investimento da 1,8 miliardi di euro

L’intero impianto, che dovrebbe essere pronto alla fine del 2026, verrà a costare 1,8 miliardi di euro e avrà una capacità di 2,5 milioni di tonnellate di ferro a riduzione diretta (DRI). Naturalmente, l’intero progetto dovrà essere approvato dall’Unione Europea (UE) ai sensi delle disposizioni in materia di aiuti di Stato.

Thyssenkrupp Steel sta dando grande enfasi al progetto ritenendolo una svolta tecnologica decisiva nei suoi oltre 200 anni di storia. E ha buone ragioni per farlo visto che i processi a base di idrogeno DRI consentono la produzione di acciaio a emissioni zero. Complessivamente, Thyssenkrupp Steel prevede di evitare fino a sei milioni di tonnellate di CO2 entro il 2030, oltre il 30% delle sue emissioni. La trasformazione verso una produzione a emissioni zero dovrebbe essere completata entro il 2045 al più tardi.

Il primo al mondo: idrogeno e riduzione diretta

Thyssenkrupp dice di essere il primo produttore di acciaio al mondo a combinare un impianto di riduzione diretta al 100% ad idrogeno con forni fusori innovativi. Il posizionamento di due forni immediatamente adiacenti all’impianto di riduzione diretta consentirà di convertire immediatamente e in modo più efficiente la materia prima solida in ferro fuso.

Bernhard Osburg, amministratore delegato di Thyssenkrupp Steel, ha dichiarato: “È un giorno storico per Thyssenkrupp Steel e una buona notizia per la mitigazione del cambiamento climatico industriale“.