Correva il secolo 1500, quando il filosofo francese Michel de Montaigne scriveva “C’è un’ignoranza da analfabeti e un’ignoranza da dottori“. Non immaginava certo che, cinque secoli più tardi, un paese con il 7,5% della popolazione laureata e una delle culle della cultura della civiltà moderna, avrebbe raggiunto il traguardo di paese più ignorante del mondo.
In questo caso non si fa riferimento agli italiani sopra i 6 anni quasi privi di titolo di studio o analfabeti, cioè l’11% della popolazione secondo i dati dell’Unione Nazionale per la Lotta contro l’Analfabetismo (UNLA). Quanto invece alla percezione della realtà, misurata in 38 diversi paesi di tutto il mondo attraverso il Misperceptions Index. Questo indice, redatto ogni anno dalla IPSOS Mori, valuta la distanza tra la percezione delle persone e la realtà dei fatti.
I dati emersi in 4 anni di indagini, attraverso 50 mila interviste, consacrano l’Italia come paese più ignorante del mondo. Popolazione, immigrati, lavoro, criminalità, salute, sono tutti argomenti sui quali gli italiani mostrano una scarsa conoscenza dei fatti e ancor più scarsa consapevolezza del mondo che li circonda. Per esempio, il 50% degli italiani crede che, dal 2000 ad oggi, gli omicidi nel paese siano aumentati, mentre il 35% scommette che siano rimasti invariati. In realtà gli omicidi in Italia, dal 2000, sono diminuiti del 39%.
Incapaci di vedere correttamente la realtà
Insomma, in Italia, le persone sembrano non avere la capacità di stimare correttamente la realtà. Tendono infatti a sovrastimare fenomeni come il livello di immigrazione, il tasso di criminalità, il tasso di disoccupazione, il gioco d’azzardo e i livelli di obesità.
L’ignoranza è uno dei peggiori mali esistenti, poichè porta a non capire il mondo in cui si vive e, di conseguenza, a fare scelte sbagliate.
Non è azzardato pensare che il declino del paese a cui abbiamo assistito negli ultimi anni abbia a che fare in qualche modo con quanto traspare in questo studio e che l’informazione nazionale abbia qualche responsabilità a riguardo. Forse, la caccia indiscriminata a “like” e “followers” ha infestato il panorama informativo di articoli-spazzatura, i cui effetti si stanno mostrando in tutta la loro gravità. A questo, si aggiunge la scarsa selettività delle fonti da parte dei lettori, che hanno la tendenza a bere di tutto, a patto che sia sensazionale.
Adesso, in tutta la nostra beata ignoranza italica, non rimane che goderci il primato dei più ignoranti del mondo. Magari, riflettendo su come imparare a leggere, ascoltare e vedere la realtà che ci circonda…
- Italia (index score: 100)
- Stati Uniti (index score: 90)
- Francia (index score: 86)
- Australia (index score: 78)
- Belgio (index score: 77)
- Canada (index score: 77)
- Spagna (index score: 76)
- Polonia (index score: 76)
- Regno Unito (index score: 76)
- Giappone (index score: 72)
- Corea del Sud (index score: 70)
- Germania (index score: 64)
- Svezia (index score: 53)
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