Un anno fa in questo periodo, gli analisti pensavano che la domanda di vanadio sarebbe cresciuta nel 2022, anche grazie al crescente segmento delle batterie.
Ma poche settimane dopo queste previsioni, tutti i mercati dei metalli sono stati travolti dalle conseguenze dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. Anche se il vanadio non è stato colpito come altri metalli, a marzo i suoi prezzi sono quasi raddoppiati.
Paura per le sanzioni contro Roman Abramovic
Si era infatti diffusa la paura di perdere le forniture di ferrovanadio per il mercato siderurgico europeo provenienti dalla russa Evraz. Le sanzioni occidentali che colpivano Roman Abramovic, il maggiore azionista di Evraz, avevano portato alle dimissioni dell’intero consiglio di amministrazione della società.
Ma, nei mesi a seguire, i prezzi hanno cominciato a calare e, negli ultimi quattro mesi dell’anno, sono tornati ai livelli pre-conflitto, anche perché non vi è stata alcuna interruzione significativa dei flussi di vanadio dalla Russia.
Quindi, le preoccupazioni degli operatori si sono spostate dalla mancanza di offerta alla mancanza di domanda. I prolungati lockdown cinesi per contenere il COVID-19 hanno mantenuto la domanda interna su livelli inferiori al previsto, con una minore produzione di acciaio (soprattutto tondo per cemento armato) e un rallentamento dei nuovi impianti per batterie. Riguardo a quest’ultime non va dimenticato che il vanadio è un metallo chiave nelle batterie redox al vanadio (VRFB), utilizzate per lo stoccaggio su larga scala di energia.
Il 2023 si prospetta come un anno di sostanziale equilibrio
Con il nuovo anno la domanda globale di vanadio dovrebbe aumentare. La previsione è di CRU Group che sottolinea come molti settori (acciaio, prodotti chimici, aerospaziale, batterie e altro ancora) stiano ancora assistendo a una crescita post-COVID.
Secondo Project Blue Group, il mercato del vanadio crescerà del 2,7% nel periodo dal 2021 al 2027. Nel giro di cinque anni, la domanda di acciaio è destinata ad aumentare, oltre a necessitare di un maggiore utilizzo di vanadio. Al contrario, la crescita della domanda di prodotti chimici sarà moderata poiché non ci sono nuove applicazioni destinate a far crescere i consumi.
Nel 2023 i consumi di vanadio del settore siderurgico saranno in linea con i livelli del 2021, ma con qualche possibilità che la fine della politica zero-COVID della Cina possa far crescere la domanda.
Per quanto riguarda il settore delle batterie, le proiezioni indicano una crescita di oltre il 35% all’anno fino al 2027, con la domanda trainata dalla Cina. Di fatto, la domanda in questo settore è determinata esclusivamente da uno o al massimo due grandi progetti esclusivamente in terra cinese.
In termini di prezzi, gli analisti sono moderatamente ottimisti e alcuni di loro credono che aumenteranno costantemente nel corso di quest’anno. Per altri, il mercato rimarrà sostanzialmente in equilibrio con un leggero aumento dei prezzi, a meno che non si verifichino shock imprevisti dal lato dell’offerta.
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