La Cina allenta la morsa sulle terre rare

Anche i prezzi delle terre rare hanno accusato un contraccolpo dal rallentamento dell’economia mondiale. Per questo la Cina ha allargato le maglie delle esportazioni.

Il governo cinese ha allentato la morsa sulle esportazioni di terre rare, per la prima volta dal 2005. La notizia non ha avuto influenza sui prezzi che sono rimasti sostanzialmente invariati.

Il Ministero del Commercio ha autorizzato un aumento delle esportazioni pari al 2,7%, per un totale di 30.996 tonnellate. Tuttavia è improbabile che la notizia abbia un effetto sul mercato.

Secondo gli osservatori più attenti, la partita che il governo cinese sta giocando sulle terre rare è sul terreno delle quote di produzione e non su quello delle quote di esportazione. Alcune stime prevedono un aumento della domanda interna cinese di circa il 20%.

Il rallentamento dell’economia mondiale ha colpito anche la domanda di terre rare

Il rallentamento dell’economia mondiale ha colpito anche la domanda di terre rare, anche perché molti produttori hanno cercato di ridurre i propri costi impiegando meno terre rare o utilizzando dei sostituti. La Baotou Steel Rare-Earth, per esempio, più grande produttore di terre rare cinese dislocato in Mongolia, ha dichiarato un utile per il primo semestre dell’anno, inferiore del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

La Toshiba ha annunciato di aver sviluppato un magnete con samario e cobalto, senza disprosio. Il disprosio è uno dei 17 metalli delle terre rare, i cui prezzi sono in progressivo aumento e che sta creando problemi di disponibilità a tutti i principali produttori mondiali.

I prezzi del cerio si sono mossi in una forbice tra i 17 e i 20 dollari per chilogrammo, il neodimio si è mosso tra i 56.300 e i 58.200 dollari per tonnellata, mentre il lantanio (ossido) ha visto prezzi intorno ai 10.300 dollari per tonnellata.

Le prospettive per i prossimi mesi sono incerte. Qualcuno attende prezzi più deboli a causa del rallentamento della domanda, altri si aspettano che la Cina ricominci a stoccare materiale per sostenere i prezzi.

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