Inflazione energetica a +41%. I consumi di acciaio caleranno

I prezzi elevati dell’energia influiscono sul consumo di acciaio in tutta l’Unione Europea. Per i prossimi mesi anche la siderurgia chiede aiuti allo Stato.

Non è una sorpresa che la domanda di acciaio stia scendendo. Tutto lo aveva preannunciato e da mesi gli analisti avevano avvertito che, soprattutto in Europa, l’economia sarebbe entrata in una crisi profonda.

Adesso, è evidente a tutti che i prezzi elevati dell’energia, l’inflazione e i problemi alle catene di approvvigionamento stanno incidendo pesantemente sul consumo di acciaio, così come di altri metalli industriali.

Prezzo del gas aumentato di 15-20 volte

Secondo EUROFER (European Steel Association) la crescita economica nell’Unione Europea (UE) sta rallentando rispetto al terzo trimestre dello scorso anno a causa dei fattori negativi sopra menzionati. Anche gli Stati Uniti sono tecnicamente entrati in recessione a partire dal secondo trimestre del 2022 e la UE li seguirà negli ultimi due trimestri del 2022.

Gli esperti di EUROFER stimano un’inflazione energetica nella UE a settembre del 41%, con il prezzo del gas naturale aumentato di 15-20 volte. Si tratta di uno shock energetico più grave dei precedenti shock petroliferi, anche se si spera in un impatto minore sulle economie occidentali.

Consumi di acciaio nella UE a -2,5%

Quello che si pensa succederà è che il consumo di acciaio nella UE dovrebbe diminuire del 2,5% nel 2022 e di circa il 2% nel 2023. Mentre il settore dell’edilizia è rimasto fino ad ora abbastanza stabile, nel 2023 crescerà solo dello 0,7%. Al contrario, il settore automobilistico dovrebbe crescere in modo significativo il prossimo anno (oltre il 15%).

Infine, per chi si domanda fino a quando i costi energetici rimarranno così alti, EUROFER è abbastanza ottimista: i prezzi elevati delle risorse energetiche, in particolare del gas naturale, rimarranno elevati almeno fino al primo trimestre del 2023.

Ora, il settore spera in misure governative urgenti ed efficaci per contrastare la crisi energetica. Anche la siderurgia si mette in coda con tutti gli altri settori economici per chiedere aiuti di Stato.

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