Londra è sempre stato il centro del mercato mondiale dello stagno. Ma ormai da un pò di anni, il primato è passato all’Indonesia, che è anche il produttore di circa un terzo di tutto lo stagno del mondo.
Per meglio controllare i prezzi dello stagno, una delle più importanti materie prime del paese, l’Indonesia ha chiesto a tutte le aziende esportatrici di non utilizzare le borse merci internazionali ma di appoggiarsi agli scambi locali.
L’economia indonesiana sta attraversando un momento difficile, evidenziato dalla rupia che ha perso quest’anno circa il 16% nei confronti del dollaro e dalla borsa valori di Jakarta, in fase discendente. Perciò le nuove regole commerciali sullo stagno, stabilite dal governo, sembrano dettate dal desiderio di portare i prezzi su livelli più elevati, con i conseguenti benefici economici per l’intero paese.
Ufficialmente il governo ha dichiarato che l’obbiettivo delle nuove restrizioni all’esportazione è di scoraggiare il contrabbando e combattere l’evasione di tasse e royalties allorquando vengono dichiarati prezzi al di sotto del valore effettivo della materia prima.
Le nuove regole del governo indonesiano potrebbero avere un impatto significativo su tutto il mercato mondiale. Secondo gli analisti della Barclays Bank, i nuovi obblighi di negoziare lo stagno sul mercato locale indonesiano potrebbero diminuire le forniture in modo significativo.
Durante il mese di settembre, i prezzi dello stagno hanno raggiunto i massimi degli ultimi cinque mesi, in concomitanza con l’entrata in vigore delle nuove regole in Indonesia.
Il deficit globale di metallo è previsto aumentare a 6.000 tonnellate durante l’anno in corso, fino ad arrivare a 13.000 nel 2015. Le esportazioni di stagno dall’Indonesia sono scese dell’88% nel mese di settembre rispetto ad agosto, raggiungendo il livello più basso dal febbraio 2007.
Lo stagno è ancora un metallo importante, con applicazioni soprattutto in elettronica. Secondo la Reuters, oltre la metà di quanto viene prodotto nel mondo finisce nelle saldature per circuiti elettronici, impiegati per esempio su smartphone e tablet. Ma viene usato anche per il packaging alimentare, come rivestimento di molti contenitori.
Una carenza di stagno su scala globale potrebbe essere una grave minaccia per le produzioni di tutte le società di elettronica. Le società più minacciate sono quelle dislocate in Asia, per le quali lo stagno proveniente dall’Indonesia rappresenta fino a due terzi delle forniture totali.
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