Con un peso di soli 120 chilogrammi e una velocità massima di 109 chilometri all’ora, la EVE Odyssey V2 sembra la moto di un alieno venuto da qualche pianeta lontano. Compatta, efficiente, fatto a mano e con un design innovativo, questa moto in alluminio è l’evoluzione della EVE Odyssey V1 che si trova esposta in alcuni dei musei di motori più prestigiosi del mondo.
La produce Bandit9 Motors, un’azienda vietnamita con sede a Saigon fondata nel 2009. Specializzata in moto personalizzate e con un’attenzione maniacale ai dettagli, ha già prodotto esemplari di moto fantascientifiche, celebri per lo stile d’avanguardia e l’estetica retrò spaziale.
Un proiettile su strada
La EVE Odyssey V2 è snella, aggressiva, niente display ed ergonomia estrema. Assomiglia ad un proiettile da 220 centimetri di lunghezza, 80 centimetri di larghezza e 75 centimetri di altezza, con un peso totale di 120 chilogrammi. Un po’ pesante per essere un proiettile, ma incredibilmente leggera per essere una motocicletta con una carrozzeria completamente in metallo.
La lega di alluminio impiegata è la 7075, lega di qualità spaziale utilizzata per la sua resistenza e per la sua leggerezza. Il cuore della EVE Odyssey V2 è un motore monocilindrico a quattro tempi raffreddato ad aria da 125 cc proveniente dalla Honda. È abbinato ad una trasmissione a quattro velocità e ad un carburatore Mikuni.
Per non passare inosservati
L’azienda ha in programma di produrre anche una versione elettrica della moto, ma non è chiaro se Bandit9 la metterà in produzione quest’anno o il prossimo. La variante elettrica potrebbe superare l’attuale motore da 125 cc in termini di potenza e coppia.
Anche se i tradizionalisti considerato questa moto una follia su due ruote, è difficile non classificarla come un capolavoro di design e, in ogni caso, la EVE Odyssey V2 non passa di certo inosservata.
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