I diamanti non brillano più: prezzi che crollano e mercato in declino

Le pietre coltivate in laboratorio e i matrimoni meno numerosi stanno frenando il mercato dei diamanti. La buona notizia è che i prezzi sono più accessibili.

I diamanti hanno attraversato i secoli come simboli di potere, lusso ed eternità. Già gli antichi Greci ne ammiravano la durezza straordinaria e pietre leggendarie come il Koh-i-Noor sono state al centro di conquiste, omicidi e superstizioni. Ancora oggi, milioni di matrimoni vengono suggellati da un diamante, segno di un amore che si suppone eterno.

Eppure, ciò che sembrava impensabile sta accadendo: il valore dei diamanti sta crollando. In appena due anni, i prezzi dei diamanti naturali sono diminuiti del 26%, mentre quelli dei diamanti sintetici sono calati del 74% dal 2020. Un declino che sta mettendo in discussione la percezione di questi beni come investimento sicuro e intramontabile.

Una tendenza al ribasso che sembra inarrestabile

Probabilmente, questo è un brutto momento per comprare diamanti, visto che tra qualche mese potrebbero costare ancora meno. La De Beers, gigante del settore, ha confermato la crisi con un dato allarmante: l’inizio del 2024 ha visto un’invenduto da 2 miliardi di dollari, cosa che ha costretto l’azienda a ridurre la produzione del 20%.

Le cause di questo calo sono molteplici. Dopo il boom post-pandemico, alimentato dalla voglia di spendere in beni di lusso, la domanda è calata drasticamente. Il rallentamento dell’economia cinese, la diminuzione dei matrimoni e il crescente successo dei diamanti sintetici hanno contribuito a raffreddare il mercato.

Continua l’ascesa dei diamanti sintetici

I diamanti sintetici, prodotti in reattori al plasma in poche ore, sono sempre più apprezzati dai consumatori, soprattutto dai millennial, per la loro tracciabilità e per il minor impatto ambientale rispetto ai diamanti estratti. Oggi rappresentano il 45% del mercato dei gioielli nuziali, erodendo la fetta di mercato dei diamanti naturali.

Le cifre parlano chiaro: il prezzo medio di un diamante naturale da un carato ha toccato il massimo di 6.819 dollari nel maggio 2022, scendendo poi a 4.997 dollari nel dicembre 2023 (-26,7%). Nello stesso periodo, i diamanti sintetici da un carato sono passati da 3.410 dollari a soli 892 dollari, un crollo del 73,8%.

Questo ribasso sta avvantaggiando chi desidera acquistare diamanti di dimensioni maggiori a prezzi accessibili. Nel mercato dei diamanti sintetici, oggi, una pietra da tre carati è la norma, persino da quattro o cinque carati.

De Beers sta cercando di reagire con campagne pubblicitarie a favore dei diamanti naturali e si prevede che, durante eventi come gli Oscar, molte celebrità torneranno a sfoggiare gioielli con gemme naturali.

Una storia che si ripete?

Non sarebbe la prima volta che il mercato dei diamanti subisce uno shock. Nel Settecento, la scoperta di giacimenti in Brasile portò a un crollo dei prezzi del 66%, mentre nel 1867 la scoperta di diamanti in Sudafrica coincise con la nascita di una nuova classe di acquirenti facoltosi negli Stati Uniti.

Ma oggi la situazione è diversa. Il mercato cinese, che ha sostenuto l’industria per anni, sta rallentando e non sembra esserci un nuovo grande acquirente all’orizzonte. L’Africa, ultimo mercato potenziale, è diffidente verso i diamanti a causa della loro reputazione storica legata a conflitti sanguinari.

Il paradosso di questo mercato è ben riassunto da quanto espresso da un importante storico della gioielleria: “i diamanti sono preziosi perché le persone vogliono pagarli a caro prezzo, e le persone li pagano cari perché sono preziosi”. Tuttavia, non è detto che la bolla duri per sempre…

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