Non è molto popolare parlare di cosa sta succedendo sul mercato del gas naturale europeo in questo periodo, dal momento che l’opinione pubblica è stata così stressata dai problemi energetici da essere ben contenta di credere alla narrativa ufficiale del tutto è risolto.
Sbalzi di prezzo del 30% in un solo giorno
Purtroppo, le cose non stanno per nulla come molti mass-media raccontano. All’inizio di questo mese, i prezzi del gas naturale in Europa sono raddoppiati nell’arco di 10 giorni, con un balzo del 27% in un solo giorno. Il 15 giugno i prezzi sono aumentati del 30% e il giorno dopo sono diminuiti di oltre il 20%. Ma questi sbalzi non hanno nulla a che vedere con gli ultimi eventi accaduti in Russia (il tentato golpe) che hanno scosso i mercati delle materie prime, poiché sono avvenuti ben prima.
Ma c’è di peggio… secondo gli esperti, svarioni di prezzo tanto improvvisi e violenti accadranno ancora.
Odore di soldi facili
Traders da tutto il mondo si stanno gettando nella mischia del mercato del gas naturale europeo, desiderosi di fare soldi come altri hanno fatto l’anno scorso. Cosa meglio di una pazzesca volatilità per fare trading con profitto?
Secondo Bloomberg, il mercato del gas in Europa sta vivendo un afflusso di traders che normalmente non trattano questa commodity, ma sono ingolositi dagli enormi profitti che gli altri traders hanno fatto durante lo scorso anno.
Ricordiamo ancora quando i prezzi del gas erano schizzati alle stelle dopo che l’Unione Europea (UE) aveva bombardato la Russia con le sanzioni, ottenendo in risposta una stretta dei flussi lungo il gasdotto Nord Stream. L’Europa si era poi affrettata ad acquistare gas naturale liquefatto (GNL) sul mercato spot, spingendo rapidamente i prezzi a livelli mai visti prima. In tali frangenti i traders avevano guadagnato milioni.
Una gallina dalle uova d’oro per i traders
Adesso, ci sono grandi aspettative che il mercato del gas in Europa continui a fare uova d’oro, che aspettano solo di essere raccolte dai traders più scaltri. Certamente, non tutti riusciranno nel loro intento visto che il mercato del gas naturale si è anche dimostrato una trappola per i traders meno esperti.
Tuttavia, esiste una reale preoccupazione circa l’approvvigionamento di gas in l’Europa, che potrebbe rivelarsi insufficiente. La Norvegia ha subito alcune interruzioni prolungate a causa della manutenzione di un suo giacimento, mentre i Paesi Bassi hanno deciso di chiudere il giacimento di gas di Groningen, il più grande del continente.
Ma il problema fondamentale non sono le interruzioni in Norvegia o la chiusura di Groningen. Quest’anno c’è GNL in abbondanza sul mercato, anche se i depositi di stoccaggio europei sono già piuttosto pieni del gas dell’anno scorso, acquistato a prezzi esorbitanti sul mercato spot.
La folle politica energetica di sperperare montagne di soldi sul mercato spot
Il cuore del problema è la folle politica energetica della UE, che i traders sperano che possa continuare per fare soldi velocemente. L’Europa non si rende finalmente conto che sarebbe molto più saggio scommettere sugli approvvigionamenti a lungo termine piuttosto che fare pazzie sui carichi del mercato spot. Soprattutto con il rischio sempre presente di un evento imprevisto, o forse meglio dire previsto, come la minaccia dell’Ucraina di interrompere il transito del gas dalla Russia quando scadrà (il prossimo anno) il suo contratto con Gazprom.
Gli speculatori sanno bene quanto sia pazza e onerosa una politica di approvvigionamento spot come quella europea e stanno aspettando il momento in cui riusciranno a spremere milioni dalle tasche degli europei. Un’occasione del genere non si ripresenterà tanto facilmente e vale certamente la pena mettersi in coda per fare festa al mercato del gas!
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