Il Green Deal europeo rappresenta un approccio “ideologico ed estremista” che ha minato la competitività delle imprese europee, a scapito dello sviluppo economico, sociale e ambientale. Il Presidente di Federacciai, Antonio Gozzi, non usa mezze parole per descrivere il tunnel in cui Bruxelles ha trascinato l’industria europea. Inoltre, l’aumento delle emissioni globali continua a superare quelle ridotte in Europa.
Secondo Gozzi, anche se tutte le industrie europee dovessero improvvisamente interrompere la produzione, le emissioni globali continuerebbero comunque ad aumentare, poiché India, Cina e Stati Uniti non sono tenuti a intraprendere costosi sforzi di decarbonizzazione.
Durante l’assemblea pubblica annuale di Federacciai, è emerso come la regolamentazione imposta dalla UE è stata un fattore determinante nella perdita di competitività e quote di mercato di molti settori dell’industria europea. Il Green Deal ha efficacemente sostenuto le industrie cinesi di pannelli solari, inverter, turbine e pale eoliche, sistemi di accumulo di energia/batterie e veicoli elettrici, trasformando il paese in leader mondiale indiscusso nella produzione di queste tecnologie.
L’intensità di carbonio della produzione siderurgica italiana è inferiore del 40% rispetto alla media UE e del 61% rispetto a quella cinese, confermando la posizione dell’Italia come leader europeo nella produzione di acciaio sostenibile.
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