I prezzi dei coils di acciaio (HRC) continuano a salire e le prospettive a breve termine sono per un aumento che non si fermerà.
In Europa l’offerta è scarsa e i produttori di acciaio potranno continuare ad alzare i prezzi. Le interruzioni della produzione dello scorso anno, i problemi tecnici in alcune acciaierie (Tata Steel in Olanda, per esempio) e una certa ripresa della domanda di acciaio per autoveicoli, sono alla base di una ristrettezza nell’offerta.
La scorsa settimana, ArcelorMittal ha aumentato le sue offerte di HRC a 870 euro per tonnellata (franco partenza Ruhr), con un aumento di circa 20-30 euro per tonnellata rispetto alle trattative precedenti. Alcuni produttori si sono già allineati su questi livelli, mentre altri sono in procinto di farlo.
Carenza di offerta e tempi lunghi per l’acciaio importato
D’altronde la ridotta disponibilità di metallo e i lunghi tempi di consegna della merce importata, sono stati un grande sostegno per i prezzi dei coils in tutta Europa.
Tuttavia, il mercato è lontano dai suoi tempi migliori e i volumi medi delle trattative non sono entusiasmanti a causa delle incertezze che assillano i compratori. Tra queste incertezze c’è anche quella che la tendenza al rialzo dell’acciaio non possa continuare nel terzo trimestre di quest’anno. Tanto è vero che molte acciaierie stanno già offrendo coils per consegna giugno-luglio.
Ad aprile vedremo i 900 euro a tonnellata
Gli esperti prevedono che, ad aprile, i prezzi arriveranno a 900 euro per tonnellata (franco partenza), con gli acquirenti che dovranno accettare i rialzi per mancanza di alternative. Ma, quasi certamente, con l’arrivo del terzo trimestre e come sempre accade durante l’estate, i prezzi caleranno.
Ad oggi, secondo Platts, i prezzi dei coils laminati a caldo in Italia e in tutto il sud Europa si aggirano intorno a 820 euro per tonnellata franco partenza.
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