È risaputo che chi lavora nel settore dei rottami ha un fiuto tutto particolare per capire le tendenze di mercato. Forse perché i rottami sono un vero e libero mercato di materie prime, cioè non viziato da componenti finanziarie come avviene per i metalli quotati alla borsa di Londra, i commercianti di rottame riescono spesso ad anticipare i prezzi.
Gli umori sono depressi
A questo riguardo, l’ultima indagine nel settore dei rottami non ferrosi europei evidenzia un peggioramento delle aspettative da parte degli operatori. Anche se, fino ad oggi, i prezzi dei rottami metallici hanno sostanzialmente tenuto, l’umore dei commercianti è depresso. Lo rileva la Verband Deutscher Metallhändler e.V. (VDM), associazione tedesca dei commercianti di metalli.
Durante il trimestre in corso, la situazione degli affari per il commercio di metalli in Europa è nuovamente peggiorata rispetto al trimestre precedente. Circa l’8% degli intervistati ha notato un miglioramento della situazione aziendale, il 29% ha notato un peggioramento e il 63% considera la situazione della propria azienda invariata rispetto al trimestre precedente.
Per i prossimo trimestre c’è molto pessimismo
Per quanto riguarda i prossimi tre mesi, il pessimismo prevale. Il 34% delle aziende intervistate è pessimista sull’andamento del nuovo trimestre (in aumento di 19 punti percentuali), l’11% prevede un miglioramento e più della metà degli intervistati (55%) ritiene che lo sviluppo economico ristagnerà.
Non sorprende quindi che nei magazzini di chi commercia rottame le scorte si stiano accumulando. Il 44% degli intervistati giudica alto il livello del proprio magazzino, il 5% lo giudica basso mentre il 51% lo valuta stabile.
Infine, parliamo dell’offerta di rottami che, secondo gli intervistati, è anch’essa peggiorata. Il 29% delle aziende valuta l’offerta buona, mentre il 39% la giudica peggiore rispetto al trimestre precedente e il 32% degli operatori crede sia sostanzialmente equilibrata.
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