I prezzi dell’oro hanno raggiunto livelli quasi record, dopo gli ultimi dati economici statunitensi e l’incertezza sul futuro della Federal Reserve americana (FED).
L’oro spot è salito a 3.448 dollari, sulla buona strada per il suo mese migliore (agosto) da aprile. I future sull’oro statunitense sono balzati a 3.513,50 dollari l’oncia, a soli 20 dollari da un nuovo massimo storico.
I guadagni derivano dai nuovi dati statunitensi che hanno mostrato un’inflazione sostenuta e un aumento della spesa al consumo in aumento a luglio al livello più alto degli ultimi quattro mesi.
Gli operatori hanno aumentato le loro scommesse su un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della FED nella riunione di settembre, portando la probabilità all’89%, rispetto all’85% registrato prima della pubblicazione dei dati.
Un taglio dei tassi d’interesse sarebbe di buon auspicio per i metalli preziosi che non fruttano interessi. Inoltre, anche il dollaro più debole è un sostegno per metalli come l’oro.
Nel frattempo, continuano a persistere interrogativi sull’indipendenza della FED, dopo la decisione senza precedenti di Donald Trump di licenziare la governatrice Lisa Cook. L’oro sta beneficiando di questa incertezza, come dimostrano gli afflussi negli ETF sull’oro di poco meno di 15 tonnellate negli ultimi giorni.
Come bene rifugio, molto richiesto in un periodo di turbolenze politiche ed economiche, il metallo giallo è aumentato di oltre il 30% quest’anno, raggiungendo il massimo storico di 3.500 dollari ad aprile.
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