Le azioni di Porsche AG hanno perso quasi il 10%, il peggior calo dal 2022, dopo il ridimensionamento dei piani sull’elettrico. L’utile operativo è sceso di 1,8 miliardi di euro, con il quarto profit warning dell’anno.
Secondo Bloomberg, il titolo in calo del 30% da inizio anno, uscirà dal DAX. Anche Volkswagen ha segnato un -8,4% e una svalutazione da 3 miliardi.
La casa tedesca ha abbandonato l’idea di un SUV di lusso a batteria, puntando invece su modelli a combustione e ibridi, più redditizi. La domanda di elettriche premium resta debole, soprattutto in Cina, dove BYD domina il mercato, mentre i dazi USA hanno penalizzato le vendite.
La crisi riflette un problema più ampio per l’auto tedesca, con i marchi premium in sofferenza. Porsche ha già cambiato dirigenti, cancellato il programma batterie e annunciato tagli al personale. Ma cresce la pressione perché l’amministratore delegato Oliver Blume lasci la guida di Porsche a un nuovo leader.
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