BlackRock Inc., il colosso della gestione patrimoniale con oltre 11 trilioni di dollari in gestione, ha annunciato la sua uscita dalla Net Zero Asset Managers Initiative (NZAMi), un’importante alleanza globale di investitori impegnati a raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni nette entro il 2050.
Come ha riportato Bloomberg, la decisione arriva in un contesto di crescente pressione politica da parte dei repubblicani statunitensi, che accusano la società di promuovere politiche considerate “woke” e di adottare strategie climatiche dannose per l’industria dei combustibili fossili.
In una lettera ai clienti, BlackRock ha motivato la sua uscita affermando che l’adesione alla NZAMi ha generato confusione sulle sue pratiche di investimento e l’ha esposta a indagini legali da parte di funzionari pubblici. L’azienda ha inoltre sottolineato che la decisione non cambierà il modo in cui sviluppa prodotti e soluzioni per i clienti, né la gestione dei loro portafogli.
Il clima politico sta cambiando e la finanza si adegua
L’addio di BlackRock alla NZAMi avviene in un momento delicato per Wall Street, con l’imminente insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. La politica climatica dell’ex presidente, ben distante dagli impegni ESG (Environmental, Social and Governance), potrebbe intensificare le pressioni su istituzioni finanziarie che promuovono investimenti sostenibili.
BlackRock è stata più volte bersaglio di attacchi da parte dei legislatori repubblicani, che la accusano di collusione e di comportamento anticoncorrenziale per aver adottato strategie pro-clima. Recentemente, l’azienda è stata citata in una causa guidata dallo stato del Texas, che la accusa di violare le leggi antitrust con politiche che penalizzano la produzione di carbone.
Fuggi fuggi di Wall Street dalle iniziative ESG
L’uscita di BlackRock dalla NZAMi si inserisce in un trend più ampio: diversi colossi bancari hanno recentemente abbandonato la Net-Zero Banking Alliance (NZBA), un’alleanza simile rivolta al settore bancario. Tra le banche che hanno lasciato la NZBA nelle ultime settimane figurano Goldman Sachs, Wells Fargo, Citigroup, Bank of America, Morgan Stanley e JPMorgan Chase.
Sebbene BlackRock continui a dichiarare il proprio impegno nella gestione dei rischi climatici e nella promozione di investimenti sostenibili, il suo ritiro dalla NZAMi potrebbe segnare un punto di svolta per il futuro della finanza sostenibile.
Mentre alcuni investitori istituzionali continuano a puntare sulla sostenibilità, il clima politico negli Stati Uniti sta rendendo sempre più complessa l’adesione a iniziative globali per la riduzione delle emissioni.
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