Acquirenti di acciaio (HRC) paralizzati dalle incerte prospettive

Nell’incertezza meglio aspettare. Questo è il leitmotiv degli acquirenti di coils, che sperano anche che le acciaierie abbassino i prezzi. Nel frattempo, ecco i prezzi che girano sul mercato…

Esiste qualcosa di peggio dell’incertezza per un operatore economico? Certamente no e così è anche per il settore dell’acciaio. La mancanza di chiare prospettive circa la domanda di metallo e i costi energetici ha reso gli acquirenti europei di acciaio cauti come serpenti.

Perciò tutte le attività di negoziazione in Europa di coil laminati a caldo (HRC) sono quasi ferme dal momento che i compratori preferiscono aspettare. Inoltre, i distributori hanno grandi scorte di materiale che era stato prenotato a prezzi elevati nella prima metà dell’anno e da mesi stanno tentando di de-stoccare, remando contro la bassa domanda dei consumatori finali come l’industria automobilistica e degli elettrodomestici.

I distributori possono aspettare fino a fine anno

Insomma, i distributori hanno materiale sufficiente per aspettare almeno fino alla fine dell’anno senza fare ulteriori acquisti. Non sorprende poi il fatto che alcuni centri servizi in Italia e in Germania abbiamo deciso di chiudere per tutto l’inverno a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia.

Neppure sul fronte dell’offerta si registrano umori migliori. I produttori di acciaio sono decisamente riluttanti ad offrire sconti, dal momento che si trovano a sostenere costi elevati di produzione. Inoltre, hanno la speranza che tutti i tagli alla produzione realizzati fino ad oggi possano portare ad un equilibrio tra la domanda e l’offerta.

Prima o poi, le acciaierie dovranno abbassare i prezzi

Tuttavia, il parere della maggior parte degli operatori è che le acciaierie saranno costrette a tagliare i prezzi non appena si troveranno nella necessità di riempire il portafoglio ordini.

Parlando invece di prezzi (fonte Platts), i coils laminati a caldo in Europa nordoccidentale vengono negoziati a 735 euro per tonnellata (EXW Ruhr), contro offerte ufficiali su livelli più elevati. In Europa del sud (in Italia per esempio) girano offerte anche più basse per materiale importato dall’India: 680 euro per tonnellata. Ma, al di là del pavimento di 680 euro, sono ormai diffuse offerte a 700-710 euro CIF Italia per metallo proveniente dall’Asia.

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