Quando si parla di metalli che appartengono al gruppo del platino (PGM) si fa riferimento al platino, al palladio, al rodio, all’osmio, all’iridio e al rutenio. Tutti metalli molto apprezzati per la loro durata, resistenza alla corrosione e per eccellenti proprietà catalitiche.
Per quanto riguarda platino e palladio, i più utilizzati nelle applicazioni industriali, è il settore automobilistico ad assorbirne grandi quantità nei convertitori catalitici per i sistemi di scarico dei veicoli. Poiché nei prossimi anni è prevista una crescita della produzione automobilistica, in particolare nei mercati in via di sviluppo, la domanda di platino e palladio aumenterà.
Quindi, è decisamente interessante capire da dove provengono questi metalli e quali sono i paesi che ne producono le maggiori quantità. Innanzitutto, si tratta di un mercato assai concentrato, dove i paesi protagonisti sono essenzialmente due: il Sudafrica e la Russia.
Il Sudafrica detiene anche le più grandi riserve conosciute di PGM a livello globale, stimate in 63 milioni di chilogrammi. Inoltre, domina la graduatoria dei produttori sia per quanto riguarda il platino che il palladio.
La Russia, nel contesto globale, ha un ruolo decisivo soprattutto per quanto riguarda la produzione di palladio, producendone poco meno del Sudafrica. La protagonista nel paese è l’azienda Norilsk Nickel, che è il più grande produttore mondiale di palladio e che, recentemente, ha deciso di investire 35 miliardi di dollari per modernizzare i suoi impianti per aumentare la propria produzione.
Di seguito è riportata la graduatoria dei 5 principali produttori nel 2021, secondo gli ultimi dati dello US Geological Survey.
TOP 5 produttori di platino
1º SUDAFRICA: 130.000 kg2º RUSSIA: 19.000 kg
3º ZIMBABWE: 15.000 kg
4º CANADA: 6.000 kg
5º STATI UNITI: 4.200 kg
TOP 5 produttori di palladio
1º SUDAFRICA: 80.000 kg2º RUSSIA: 74.000 kg
3º CANADA: 17.000 kg
4º STATI UNITI: 14.000 kg
5º ZIMBABWE: 13.000 kg
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