Comprare oro fisico è sempre più difficile

Negli ultimi giorni le quotazioni dell’oro hanno recuperato una parte delle perdite subite e la domanda di oro fisico ha superato l’offerta disponibile.

L’oro ha mostrato tutte le sue capacità di recupero e la sua popolarità come bene rifugio.

Alcune tensioni internazionali, generate dal sospetto uso della Siria di armi chimiche contro la popolazione, hanno dato forza al recupero delle quotazioni del metallo giallo. Dal baratro in cui era precipitato il 15 aprile, toccando il minimo di 1.326 dollari/oncia, è risalito di circa il 50% di quanto aveva perso (le quotazioni odierne sono di 1.453 dollari/oncia).

Mentre molti analisti finanziari rimangono ribassisti nel breve termine (qualcuno prevede quotazioni a 1.200 dollari/oncia), i segnali che arrivano dal mercato fisico sembrano di segno diverso. Negli Stati Uniti la domanda di monete d’oro è vicino al record stabilito nel 2009 di 239.000 once e questa settimana la zecca americana ha interrotto la vendita di monete d’oro di piccola pezzatura per evitare di rimanere a corto di scorte.

In Dubai la vendita di oro fisico non trova abbastanza metallo per essere soddisfatta e lo stesso sta accadendo in India e Cina. In Germania, presso una nota raffineria d’oro, si sono addirittura formate le code davanti agli uffici dei compratori di lingotti d’oro.

La carenza di oro fisico ha sorpreso molti distributori e molte raffinerie che non sono riuscite a far fronte alle richieste della propria clientela. Questa carenza sembra essere effettivamente un fenomeno su scala mondiale.

Il calo delle quotazioni ha portato al differimento di molti nuovi progetti per l’estrazione di oro, a causa della minor redditività dell’impresa. Se il mercato non ritornerà a livelli di prezzo maggiori, non è improbabile che la capacità produttiva attuale, anzichè crescere, possa diminuire. In tal caso la disponibilità di oro fisico su scala globale potrebbe non essere in grado di soddisfare la domanda.

Secondo Bob Moriarty, presidente di 321gold, il Dow Jones e lo S&P500 scenderanno, mentre l’oro salirà rapidamente. “Quando il 100% degli investitori è rialzista, il mercato scende  e quando il 100% di loro sono al ribasso, il mercato sale”. In base a questa semplice considerazione, Bob Moriarty suggerisce di approfittare dei momenti di flessione per acquistare oro e metalli preziosi.

Un importante trader londinese, ha confermato in questi giorni che la Cina ha comprato circa 50 tonnellate di oro fisico, approfittando del calo dei prezzi delle scorse settimane.

L’analisi tecnica suggerisce di tenere sotto controllo la resistenza di 1.400 dollari/oncia e il supporto di 1.500 dollari/oncia. Lo sforamento di uno di questi livelli sarebbe un forte segnale di ribasso nel primo caso, oppure di rialzo nel secondo caso.

Ma la maggior parte degli analisti ha espresso però opinioni improntate al ribasso e gli investitori potrebbero dare retta al vecchio motto di “sell in May, and go away” (vendi a maggio e poi lascia il mercato) vendendo l’oro acquistato fino ad ora.

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