Commodities o azioni?

I vantaggi di investire in materie prime non sono evidenti alla maggior parte degli investitori, a causa soprattutto di una grossa carenza di informazione.

Capita spesso di sentire molti investitori esprimere un vago desiderio di diversificare le proprie attività investendo in materie prime.

Tuttavia, nella maggior parte dei casi, il desiderio rimane tale e non viene fatto il passo successivo per tutta una serie di ragioni, la prima delle quali è che pochi hanno una solida conoscenza dei vantaggi reali che possono offrire le commodities.

In un’epoca in cui la volatilità improvvisa ed eccessiva è quasi la normalità, la diversificazione è più importante che mai. Le materie prime non sono correlate con le azioni e, possono non esserlo nemmeno tra di loro. Il prezzo del gas naturale ha poco a che fare con il prezzo del grano o dell’argento e ciò costituisce un vantaggio importante nel diluire il rischio dell’investimento (per approfondire il concetto di correlazione si legga l’articolo “Perchè investire in materie prime?“).

Ma i vantaggi non finiscono qui.

Per le materie prime, al contrario dei titoli azionari, i fondamentali contano

Così come per i titoli azionari, anche per le commodities è possibile investire sul rialzo o sul ribasso, utilizzando le cosiddette opzioni ma con vantaggi specifici delle materie prime.

Innanzitutto, è possibile vendere opzioni a termine out-of-the-money con scadenze molto lontane nel tempo. Scadenze sulle quali i movimenti di mercato a breve termine non hanno grande impatto. In altre parole, una erosione temporale più lenta del valore dell’opzione e quindi una maggior facilità di lavorarci senza l’ostacolo della volatilità a breve termine.

Quando si tratta di liquidità, la differenza tra opzioni sui titoli azionari e opzioni sulle commodities diventa impressionante. Commodities come zucchero, cereali, oro, gas e petrolio hanno diverse migliaia di contratti aperti al prezzo di esercizio in ogni momento e, quindi, hanno spread tra domanda e offerta molto bassi. Cosa che si traduce in un risparmio sia per i compratori che per i venditori.

Infine, per le materie prime, al contrario dei titoli azionari, i fondamentali contano. Il prezzo di un’azione dipende da molti fattori, come l’andamento degli utili societari, le dichiarazioni dell’amministratore delegato di turno, i problemi legali della società e le decisioni normative da parte degli enti regolatori. All’opposto, i germogli di soia, per esempio, non possono portare in tribunale i propri libri contabili e non possono essere dichiarati troppo grandi per fallire.

Per il comune investitore, le informazioni sulla domanda e sull’offerta delle materie prime è più trasparente e pulita rispetto ai dati disponibili sui titoli azionari. Conoscere i fondamenti di una materia prima, come le dimensioni della produzione e i cicli della domanda, può essere un vantaggio a portata di mano di ogni investitore informato.

Per le commodities sono i fondamentali della domanda e dell’offerta che alla fine determinano il prezzo, non i comportamenti o le dichiarazioni di un amministratore delegato.

Naturalmente, un investitore non può sperare di imparare tutti i dettagli delle commodities in un unico breve articolo. Tuttavia, può scolpire nella mente che l’investimento in materie è un’alternativa altamente non correlata a qualsiasi portafoglio azionario e con profitti potenzialmente molto interessanti.

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