Le più grandi aziende del mondo nel 2021 per capitalizzazione di mercato
Il post COVID-19 ha fatto bene alla capitalizzazione di molte grandi aziende globali, soprattutto quelle nel settore della tecnologia.
Il post COVID-19 ha fatto bene alla capitalizzazione di molte grandi aziende globali, soprattutto quelle nel settore della tecnologia.
Cosa dobbiamo aspettarci nel 2021 per le materie prime, le azioni e il dollaro? Un importante economista britannico ci da il suo parere.
È un buon investimento la più grande società petrolifera cinese? Considerando che dal suo debutto in borsa ha perso la cifra record di 800 miliardi di dollari, sembrerebbe proprio di no.
Ron Paul, politico americano esponente della corrente libertaria, ha detto che non sarebbe per nulla sorpreso di assistere ad un crollo del mercato azionario e ad un balzo dell’oro a 1.900 dollari entro ottobre.
Il settore minerario è spesso oscuro e poco comprensibile per l’investitore comune. Ecco qualche utile informazione per chi decide di investire in società aurifere.
Il recupero dei mercati azionari si sta dimostrando benefico per i metalli industriali, i cui prezzi puntano verso l’alto.
L’uranio è reduce da anni pessimi, con prezzi caduti a livelli molto bassi e incapaci di risollevarsi. Cosa attendersi nel corso dei prossimi anni?
Qualche suggerimento per chi è alla ricerca di titoli azionari su cui investire del nuovo settore della cannabis. Quali sono le aziende più promettenti? Quali prospettive di crescita hanno? Quali sono i rischi?
Alcune aziende operanti sul mercato della grafite, nonostante le difficoltà di mercato, hanno visto crescere il valore dei loro titoli azionati di percentuali comprese tra il 48% e il 160%.
I vantaggi di investire in materie prime non sono evidenti alla maggior parte degli investitori, a causa soprattutto di una grossa carenza di informazione.
Le informazioni di base per l’investitore che decide di investire in litio o su qualche impresa del settore. Mercato, prezzi e prospettive.
L’economia cinese continua a mostrare segni di fragilità che aumentano le preoccupazione degli investitori e il nervosismo dei mercati internazionali. Tra le materie prime l’oro recupera.
540 miliardi di dollari per riacquistare azioni proprie, soltanto nel 2014, sono lo specchio di mercati azionari che si reggono su prezzi gonfiati, che non rispecchiano la reale redditività della maggior parte delle aziende quotate.
Il crollo dei mercati azionari cinesi, che hanno trascinato verso il basso i listini di tutto il mondo, hanno avuto pesanti conseguenze anche per metalli e materie prime, il cui futuro sembra più incerto che mai.
Il crollo del mercato azionario cinese è soltanto una scossa di avvertimento prima del terremoto o il peggio è ormai è passato?