Alla scoperta delle 10 verdure più rare del mondo

Esistono verdure rare e poco conosciute che raccontano storie di culture antiche, biodiversità dimenticata e tradizioni agricole millenarie.

Infografica delle verdure più rare del mondo

Nel mondo occidentale, l’offerta di ortaggi nei supermercati è sorprendentemente poco diversificata. Spesso ci troviamo davanti a una sola varietà per ogni tipo di verdura, perdendo così un patrimonio agricolo vastissimo e poco conosciuto. Al di fuori dei nostri scaffali, esistono però centinaia di varietà rare e regionali che rischiano l’estinzione.

In questo articolo, ti presentiamo dieci ortaggi tra i più rari del mondo, disposti in ordine alfabetico. Alcuni stanno tornando alla ribalta grazie agli sforzi di agricoltori e appassionati che cercano di mantenerli in vita. Se hai il pollice verde, tienili d’occhio: coltivarli può essere un gesto di conservazione culturale e biodiversità.

PEPERONE TUMATICOT (Italia)

Originario di Carmagnola, in Piemonte, il Tumaticot è il più delicato e dolce tra i peperoni locali. Poco conosciuto fuori dalla sua regione, è spesso cucinato ripieno e cotto al forno oppure conservato sott’aceto come contorno.

CAVOLO RICCIO SHETLAND (Scozia)

Conosciuto sin dal XVII secolo nelle Isole Shetland, questo cavolo-kale non si trova in commercio, rendendolo estremamente raro. Viene utilizzato sia per l’alimentazione umana che come foraggio per gli animali. È la varietà di cavolo autoctona più antica della Scozia.

PENCIL YAM (Australia)

Il Pencil Yam, chiamato anche native bean, è una vite che produce piccoli tuberi. Costituiva una base alimentare per gli aborigeni australiani che lo mangiavano crudo o arrostito. Gli aborigeni del Queensland lo chiamano Kowar.

MAUKA (Ande)

Coltivato nelle zone elevate di Bolivia, Ecuador e Perù, il Mauka è un tubero che può raggiungere la dimensione di un avambraccio umano. Le sue radici e foglie sono commestibili, ma vanno trattate prima del consumo. Nell’Impero Inca era un alimento fondamentale per l’alimentazione, mentre oggi è coltivato solo in piccoli orti.

MARAMA (Africa meridionale)

La pianta di Marama cresce attorno al deserto del Kalahari ed è una leguminosa straordinariamente resistente. I suoi semi ricordano per proprietà nutrizionali quelli della soia e delle arachidi. È coltivata solo da poche famiglie locali che spesso ignorano il suo valore nutritivo.

MAKAH OZETTE (USA)

Questo raro tubero fu scoperto negli anni ’80 nel giardino di una donna Makah nello stato di Washington. È l’unica varietà di patata negli USA arrivata direttamente dal Sud America senza passare per l’Europa. Il suo nome prende il nome da Ozette, un antico villaggio della Nazione Makah (nativi americani).

GETE-OKOSONIM (USA)

Conosciuta come la grande vecchia zucca, la Gete-Okosomin è coltivata da circa 5.000 anni dall’antica Nazione Miami (nativi americani). La sua riscoperta ha acceso i riflettori su questo ortaggio ancestrale. Il suo nome deriva dall’Anishinaabe, lingua indigena del Canada.

CAVOLO RICCIO ETIOPE (Africa orientale e settentrionale)

Simile nell’aspetto al cavolo nero occidentale, l’Ethiopian Kale è molto più resistente e privo dell’amaro tipico delle brassicacee. Sta guadagnando terreno anche in Occidente. È ricco di acido folico e vitamina C.

CANDY ROASTER SQUASH (USA)

Questa varietà di zucca dolce, creata dalla Nazione Cherokee, è molto apprezzata per il suo sapore e la lunga conservazione. Può sostituire la zucca o la patata dolce in numerose ricette. Può pesare fino a 7 chilogrammi e diventa più dolce con il tempo.

ACHOJCHA (Ande)

Conosciuta anche come caigua, l’Achojcha è una pianta che cresce solo tramite coltivazione, senza esemplari selvatici noti. Ha un sapore simile al cetriolo e viene usata in zuppe, insalate, ripiena o persino nei dolci. È apprezzata anche per le sue proprietà medicinali, tra cui la riduzione del colesterolo.

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