Il settore dell’estrazione mineraria si continua ad affrontare una grave carenza di manodopera, aggravata prima dalla pandemia e poi da problemi di sicurezza. Secondo un rapporto McKinsey del 2023, il 71% dei dirigenti delle aziende minerarie ritiene che la mancanza manodopera stia ostacolando il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
In questo contesto, i robot di ultima generazione potrebbero ridefinire il concetto di forza lavoro. Per esempio, i robot RF-04 guidati da Intelligenza Artificiale della RoboForce si basano su 5 capacità fondamentali: mobilità, manipolazione, apprendimento, comunicazione e conformità alla sicurezza. Si tratta un sistema di robo-lavoro tra i più avanzati al mondo, con applicazioni in settori come energia solare, aerospaziale, manifatturiero e minerario.
Quale destino per i lavoratori umani?
Questi robot-operai dovrebbero far fronte alla carenza di manodopera nei lavori più pericolosi e faticosi, pur sollevando inevitabilmente interrogativi sul destino dei lavoratori umani. I sostenitori di questa tecnologia sostengono che l’introduzione dei robot RF-04 non comporterà la perdita di posti di lavoro, ma piuttosto un miglioramento delle condizioni lavorative. La robot-manodopera permetterà ai lavoratori umani di passare a lavori più sicuri, aumentando la produttività e riducendo i rischi.
Di certo, l’effettivo impatto sui lavoratori dipenderà dalle scelte delle aziende che adotteranno la tecnologia, soprattutto in termini di riqualificazione del personale e ridistribuzione delle risorse economiche risparmiate grazie ai robot.
Anche se la validità di queste previsioni sarà verificabile solo con il tempo, i vantaggi della robotizzazione in ambienti pericolosi sono indiscutibili. Secondo un rapporto di GlobalData sulla robotica mineraria, l’automazione sta già migliorando la sicurezza nei siti estrattivi, riducendo l’esposizione umana a pericoli fisici, biologici ed ergonomici.
La robo-manodopera potrebbe rivoluzionare il settore minerario
Nel settore minerario, i robot RF-04 possono sostituire i lavoratori nei compiti manuali più usuranti e pericolosi (costruzione, scavo e supporto logistico), aumentando la sicurezza complessiva. Tuttavia, sebbene l’idea sembri semplice, implementarla nelle condizioni reali di una miniera rappresenta una sfida assai complessa.
La prospettiva di costruire per esempio impianti solari in un solo anno con migliaia di robot invece di centinaia di operai in dieci anni è solo un esempio del potenziale della robo-mano d’opera. Anche nel settore minerario, una riduzione dei tempi di realizzazione dei progetti potrebbe avere implicazioni rivoluzionarie.
Ma cosa succederà quando i robot diventeranno superiori agli esseri umani in tutti gli aspetti del lavoro? I robot non si stancano, non fanno pause e diventeranno sempre più capaci nel tempo. Non siamo ancora a questo punto, anche se ci stiamo avvicinando a passi da gigante.
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