Quello che ormai tutti hanno capito è che la domanda di rame nel lungo termine è destinata a crescere in modo significativo e che l’offerta difficilmente riuscirà a tenere il passo. Un’ottima prospettiva per gli investitori che puntano sul rame.
Tuttavia, chi opera sul mercato fisico del rame lavora su orizzonti temporali diversi, mesi o al massimo un anno. E, su questa scala temporale, la narrativa del boom della domanda e dell’offerta insufficiente perde di significato.
Il prossimo anno saremo in surplus
Infatti, si prevede che il prossimo anno la produzione mineraria di rame proveniente da nuove o rinnovate miniere spingerà il mercato in eccedenza, mentre il rallentamento della produzione avverrà soltanto nella seconda metà di questo decennio.
Un ruolo importante lo giocherà la miniera Tenke Fungurume, in Congo, che detiene grandi quantità di rame poiché non ha venduto metallo per 8 mesi a causa di una controversia tra i suoi azionisti. Ma, all’inizio di aprile, la controversia è stata risolta e, secondo il broker Marex, tutto il rame in magazzino verrà spedito in Cina.
Naturalmente, una maggiore produzione mineraria significa più offerta e, quindi, una pressione verso il basso per i prezzi. Ciò, insieme alla debole domanda e ai segnali di rallentamento dell’economia globale potrebbe essere assai negativo per i prezzi del rame nel breve e medio termine.
La grande delusione cinese
Inoltre, non si sono concretizzate le aspettative che la domanda di rame del mercato cinese ripartisse di gran lena dopo la rimozione delle restrizioni anti-Covid. La delusione per il boom mancato sta spingendo i prezzi verso il basso.
Per Macquarie, la fornitura globale di rame nel 2023 aumenterà del 2,8% (circa 600.000 tonnellate). JP Morgan è sulla stessa lunghezza d’onda e prevede un aumento del 2,6% per quest’anno.
Secondo l’International Copper Study Group (ICSG), l’offerta aggiuntiva porterà il mercato del rame in surplus per 298.000 tonnellate nel 2024 dopo un deficit di 114.000 tonnellate nel 2023.
Ma dopo il 2025 l’offerta rallenterà
Come accennato, la crescita dell’offerta mineraria non è comunque destinata a durare. Infatti, nella seconda metà di questo decennio è previsto un forte rallentamento della crescita dell’offerta.
Da quanto detto è evidente che, anche nel caso del mercato del rame, le cose non sono sempre così semplici e prevedibili come qualche volta vengono presentate. Lo sa bene chi deve comprare o vendere metallo fisico tutti i giorni: una cosa sono le previsioni a lungo termine e un’altra quelle a breve termine, che riguardano più da vicino l’attività aziendale dei consumatori di rame.
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