Le nuove tasse sul molibdeno aumenteranno le importazioni in Cina

Le nuove tasse sul molibdeno in Cina sembrano dettate dalla necessità di preservare le risorse considerate strategiche per lo sviluppo del paese.

Dal 1 febbraio, è entrata in vigore in Cina la nuova tassa sul molibdeno e su altri minerali. Le dichiarazioni originariamente fatte dal Ministero delle Finanze parlano di “un aumento delle tasse mirante a preservare le risorse del paese e a contenere l’inquinamento“. L’imposta sul molibdeno è ora di 12 yuan per tonnellata, così come conferma lo Shanghai Securities News.

Ma le nuove tasse non colpiscono soltanto il molibdeno. La Cina ha incrementato le tasse anche sul minerale di ferro, lo stagno, la magnesite, il talco e il boro. In particolare, la tassa sul minerale di ferro è stata aumentata quasi di 20 volte.

Secondo i funzionari del Ministero delle Finanze le imposte erano molto basse e l’aumento fiscale serve soprattutto per proteggere risorse importanti per tutto il paese. “Tutti i minerali in questione sono risorse scarse e hanno un grande valore strategico” ha detto un membro della associazione cinese dei metalli non ferrosi.

La Cina è al primo posto in termini di riserve con il 38,4% del totale mondiale. Negli ultimi 50 anni la domanda mondiale di molibdeno è cresciuta ad un tasso medio del 4%. Più recentemente, la domanda è cresciuta di oltre il 6% a causa dell’accresciuto consumo interno cinese. L’impatto della recente crescita della Cina sulla domanda di metalli ha avuto un effetto drammatico sul mercato. La metà della produzione globale di acciaio (per esempio, le leghe di acciaio ad alta resistenza contengono l’8% di molibdeno) a livello mondiale proviene dalla Cina, che consuma il 33% di tutto il molibdeno.

Il costo di produzione del molibdeno in Cina si dice che si aggiri tra i 12 e i 13 dollari per libbra, che è leggermente superiore rispetto ai produttori occidentali. Questi costi, più il nuovo aumento delle imposte, potrebbero creare maggiori importazioni di molibdeno su vasta scala qualora la Cina volesse mantenere i livelli attuali di produzione.

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