Tra il 1990 e il 2022, il tasso di obesità tra gli adulti in tutto il mondo è più che triplicato, passando dal 5% a quasi il 16% della popolazione adulta mondiale.
A primeggiare la classifica dei grassi sono le piccole nazioni insulari nel Pacifico, che hanno alcuni dei tassi di obesità più alti al mondo e i più alti tassi di malattie cardiovascolari e diabete. Quello che ha rovinato la salute e il peso della popolazione di questi paesi è stata l’introduzione di cibi importati e trasformati, avvenuta nel XX secolo.
Cibo sano troppo costoso, porzioni enormi e vita sedentaria
Se invece prendiamo in considerazione paesi con una popolazione superiore a 1 milione di abitanti, i leader degli obesi sono Egitto, Qatar e Stati Uniti. Le cattive abitudini alimentari sono un fattore determinante, ma con alcune differenze culturali.
In Egitto, per esempio, è stata l’elevata inflazione alimentare a spingere le persone verso pasti economici e ipercalorici. Per combattere l’insicurezza alimentare, il governo sovvenziona pane, farina di grano, zucchero e olio da cucina, molti dei quali sono gli ingredienti collegati all’aumento di peso.
Ricchi e grassi
In Qatar, un paese con uno dei PIL pro capite più alti al mondo, sono la predisposizione genetica all’obesità e gli stili di vita sedentari a peggiorare l’impatto delle diete ricche e sbilanciate.
Negli Stati Uniti, la causa della dilagante obesità sono invece le porzioni troppo grandi che le persone consumano quotidianamente. Gli americani hanno mangiato il 20% in più di calorie nell’anno 2000 rispetto al 1983.
Ma ecco la classifica dei più obesi, redatta sull’indice di massa corporea (BMI) con i dati provenienti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aggiornati al 2022.
I 15 paesi più obesi del mondo
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