Domanda globale di acciaio in discesa: -2,3% quest’anno

Le previsioni della Worldsteel Association sono in peggioramento. La domanda globale di acciaio diminuirà del 2,3%, assai peggio delle aspettative di crescita dello 0,4% risalenti ad aprile.

Prima la pandemia, poi la ripresa che si sperava potesse essere stabile e continua e poi la guerra in Ucraina che ha scatenato l’inflazione. Dal 2020 ad oggi è successo di tutto e le prospettive future che gli esperti delineano per l’acciaio non sono favorevoli.

Secondo la Worldsteel Association, gli aumenti dei tassi di interesse della Federal Reserve americana (FED) e la forza del dollaro potrebbero portare, dopo l’Europa, anche gli Stati Uniti in recessione. Le conseguenze saranno un deflusso di capitali dai mercati emergenti, una caduta degli investimenti e una frenata della spesa dei consumatori.

Tutto, ma proprio tutto (crisi del gas in Europa e crisi immobiliare in Cina), fa pensare che i mercati si orienteranno al ribasso, mentre gli alti tassi di interesse e l’inflazione persisteranno, con l’Unione Europea (UE) che sta subendo il peso maggiore delle conseguenze economiche.

In Italia la domanda diminuirà del 3,6% (2022)

Focalizzando l’attenzione sull’acciaio, si prevede che la domanda della UE diminuirà del 3,5% quest’anno e di un altro 1,3% l’anno prossimo. La domanda italiana dovrebbe diminuire del 3,6% nel 2022, mentre quella tedesca dovrebbe diminuire del 4,9%. Tutte proiezioni riviste al ribasso rispetto alle precedenti aspettative di una forte ripresa della domanda.

In Cina la domanda diminuirà del 4% quest’anno (38 milioni di tonnellate), dopo una contrazione del 6,6% nel secondo trimestre. Sempre secondo la Worldsteel Association, gli investimenti nel settore immobiliare cinese sono rallentati al livello più basso degli ultimi 30 anni e tutti i principali indicatori del mercato immobiliare sono negativi. Inoltre, la spesa del settore immobiliare è debole e si spera che la domanda rimanga almeno stabile se le misure di lockdown anti-COVID verranno rimosse nell’ultima parte di quest’anno.

Stati Uniti meno peggio degli altri paesi

Anche le previsioni per la domanda negli Stati Uniti sono state riviste al ribasso, ma in misura minore. Infatti, il settore automobilistico statunitense sfrutterà il vantaggio di una domanda repressa. La domanda di acciaio dovrebbe aumentare del 2,1% nel 2022 (ma ad aprile si prevedeva un +2,8%).

Peggioramenti anche in Giappone e Sud Corea. La Worldsteel Association prevede una crescita dello 0,2% in Giappone e una discesa del 2,5% in Sud Corea, soprattutto a causa del rallentamento dell’attività edilizia.

Rimangono con segno positivo le economie emergenti che vedranno la domanda di acciaio nel 2023 in crescita del 3,5%, una previsione pur sempre in calo dell’1% rispetto alla previsione di crescita del 4,5% di aprile.

A livello globale, la domanda di acciaio diminuirà del 2,3% quest’anno, anche in questo caso in peggioramento rispetto alle precedenti previsioni di aprile che si aspettavano una crescita dello 0,4%.

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