Le previsioni di Vale per il ferro nel 2026 indicano i 100 dollari per tonnellata

Secondo la società mineraria brasiliana Vale, nel 2026, i prezzi del minerale di ferro si stabilizzeranno intorno ai 100 dollari per tonnellata.

In particolare, le previsioni indicano un aumento dell’offerta da parte delle grandi compagnie minerarie, lo sviluppo del gigantesco giacimento di Simandou in Guinea e un graduale calo della domanda da parte della Cina.

Il settore sta attraversando cambiamenti strutturali: i giacimenti stanno invecchiando, il loro sfruttamento sta diventando sempre più costoso e i concorrenti sono costretti a ricorrere a minerali di qualità inferiore. L’esaurimento delle riserve e l’aumento dei costi di produzione hanno radicalmente modificato il modello di mercato e l’azienda ha aumentato le sue previsioni di prezzo a lungo termine da 90 a 100 dollari per tonnellata.

Secondo le previsioni di Vale, la domanda globale di minerale di ferro trasportato via mare rimarrà stabile nei prossimi quattro anni. Allo stesso tempo, si prevede una crescita dei consumi in India, nel Sud-est asiatico e nella regione MENA, che stanno incrementando le proprie capacità di produzione di acciaio.

Vale ha rivisto al ribasso le sue previsioni di produzione di minerale di ferro nel 2026 a 335-345 milioni di tonnellate. La precedente previsione era di 340-360 milioni di tonnellate. Quest’anno, l’azienda prevede che la produzione raggiungerà circa 335 milioni di tonnellate. La produzione di acciaio laminato dovrebbe raggiungere i 31 milioni di tonnellate nel 2025, i 30-34 milioni di tonnellate nel 2026 e raggiungere i 60-70 milioni di tonnellate entro il 2030.

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