La domanda di Intelligenza Artificiale spingerà al rialzo i prezzi del rame nel lungo termine

Il prezzo del rame sta affrontando venti contrari a breve termine, a causa della guerra commerciale e dell’indebolimento dei consumi USA. Tuttavia, secondo l’ultimo report di Red Cloud Securities, la domanda a lungo termine derivante dall’intelligenza artificiale e dall’elettrificazione della rete è destinata a superare l’offerta.

Si prevede un surplus di rame di 126.000 tonnellate nel 2026, poiché i dazi pesano sulla crescita e la domanda statunitense si riduce del 6%. I dazi medi effettivi statunitensi hanno raggiunto il 18%, il livello più alto dal 1934, riducendo il potere d’acquisto delle famiglie e aumentando i rischi di recessione.

Sebbene i dazi e la debolezza della domanda statunitense potrebbero portare ad un surplus e ad un calo dei prezzi del rame nel 2026, le prospettive a lungo termine per il metallo rimangono rialziste.

A partire dal 2027, si verificherà un nuovo deficit di forniture di rame, poiché i data center basati sull’intelligenza artificiale, ad alto consumo energetico, guideranno l’espansione dei sistemi di accumulo di energia a batteria (BESS) e delle linee di trasmissione. Red Cloud prevede deficit di 19.000 tonnellate nel 2027, 46.000 tonnellate nel 2028, per poi aumentare a 555.000 tonnellate nel 2029 e 766.000 tonnellate entro il 2030.

Red Cloud stima che i data center potrebbero consumare fino al 10% dell’elettricità nordamericana entro cinque anni, con singole strutture iperscalabili che richiedono fino a 50.000 tonnellate di rame per cablaggio, messa a terra e raffreddamento.

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