Stagno ai massimi degli ultimi 3 anni. L’offerta si sta restringendo e tutti prevedono altri rialzi

Sul mercato dello stagno ci troviamo di fronte ad una stretta sull’offerta globale, che sta alimentando un’impennata dei prezzi, attirando un crescente interesse verso questo materiale critico relativamente poco conosciuto.

Il prezzo cash dello stagno sul London Metal Exchange (LME) ha raggiunto il massimo degli ultimi tre anni, pari a 42.947 dollari per tonnellata, con un balzo di quasi il 50% dall’inizio del 2025. Il prezzo del metallo era salito sopra i 40.000 dollari per la prima volta quando i mercati furono sconvolti dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina.

Secondo molti esperti del settore, l’impennata dei prezzi è stata innescata da persistenti problemi dal lato dell’offerta, come le interruzioni delle attività minerarie, nonché da un crescente riconoscimento del valore dello stagno da parte del mercato.

Lo stagno funge da materiale anodico nelle batterie agli ioni di litio per veicoli elettrici ed è anche essenziale nelle saldature che collegano i componenti nei dispositivi elettronici e nei pannelli solari. È stato incluso nelle liste dei minerali critici di Stati Uniti, Canada e Regno Unito, mentre l’Australia lo classifica come materiale strategico.

Gli analisti prevedono che il sentiment rialzista sullo stagno persisterà, poiché si prevede che le limitazioni dell’offerta persisteranno nel breve termine.

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