Inflazione nel mondo. Dove sta correndo di più e dove di meno?

Le tensioni geopolitiche che hanno infiammato i prezzi dell’energia e le interruzioni della catena delle forniture hanno fatto esplodere l’inflazione in diversi aree del pianeta, ma non ovunque…

Europa nell’occhio del ciclone inflattivo

Quasi la metà dei paesi del mondo sta registrando tassi di inflazione a due cifre o superiori, con l’Europa nell’occhio del ciclone. A parte alcuni stati dove l’inflazione è quasi endemica e con cifre che toccano anche le 3 cifre, sono i paesi europei che si sono trovati all’improvviso nelle condizioni di scoprire quanto sia devastante questo fenomeno, soprattutto per le persone meno abbienti.

Rispetto alla media del 2021, i prezzi del gas naturale in Europa sono aumentati di sei volte. I prezzi reali dell’elettricità per le famiglie europee sono aumentati del 78%, mentre i prezzi del gas sono aumentati del 144% rispetto alle medie di 20 anni.

L’inflazione è destinata a durare per anni

L’Europa è nel mezzo di una grave crisi energetica su scala globale, con impatti che si faranno sentire per anni. Infatti, come la storia ci insegna, per domare l’inflazione ci vogliono anni e, secondo gli esperti, nella migliore delle ipotesi, si potrebbe tornare a tassi più bassi non prima del 2025.

Per esempio, negli anni ’80 l’inflazione in Italia era altissima e aveva raggiunto il 22%. Per riuscire a ridurla ci vollero molti sforzi che durarono dal 1980 al 1986, quando finalmente si abbassò al 4%.

Quella che segue è una sintesi degli ultimi dati raccolti da TradingEconomics circa l’inflazione in 184 paesi del mondo, da cui emergono i 5 paesi con l’inflazione più alta, i 5 paesi con la più bassa e una selezione di 5 paesi con tassi inflattivi intermedi.

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