Nuova linfa per le banche… dal denaro dei correntisti!

L’ultimo G20 di Brisbane ha ufficializzato che, in caso di una crisi finanziaria globale, il piano di salvataggio sarà lo stesso collaudato durante la crisi di Cipro, uno dei peggiori incubi per un correntista.

Per chi si è perso l’ultimo G20, tenutosi a Brisbane (Australia) il 16 novembre, può stare tranquillo circa le sorti della propria banca, così come per quella di tutte le banche del mondo: in caso di problemi verranno tutte salvate adottando lo stile Cipro (“Una lezione da non dimenticare: Cipro“).

leader delle 20 maggiori economie del mondo hanno preso una decisione davvero importante. Le mega-banche di tutto il mondo hanno il permesso ufficiale di tenere a pegno i conti correnti dei propri clienti come garanzia per le loro speculazioni con i derivati. E se perdono una scommessa, la controparte del contratto ha il diritto di rivalersi sul vostro denaro, come su quello di tutti gli altri correntisti.

Adesso i governi di questi 20 paesi dovranno trasformare questi accordi in leggi, anche se la maggior parte di essi lo ha già fatto.

Ci non ha prestato troppa attenzione a quest’ultima riunione del G20 è perdonato, dal momento che il titolo della proposta suonava come qualcosa di inoffensivo o addirittura di rassicurante: “Adeguatezza delle capacità di assorbimento di perdite delle banche di rilevanza sistemica globale“.

Purtroppo, questa proposta modifica profondamente le regole per il settore bancario a livello globale, e non in meglio. Le banche che sono “troppo grandi per fallire” saranno ricapitalizzate con il loro “debito non garantito”. Per i non addetti ai lavori la maggior parte del debito non garantito di una banca è il denaro dei correntisti.

Le banche insolventi si potranno ricapitalizzare convertendo i depositi dei clienti, conti correnti ma anche i conti deposito, in azioni.

Tutto questo per evitare altri salvataggi finanziari con i soldi dei contribuenti, come accaduto durante la crisi finanziaria del 2008, che si sono rivelati assai impopolari sul piano politico.

Il G20 ha di fatto dichiarato che i derivati, i contratti tossici che Warren Buffett chiama armi finanziarie di distruzione di massa, sono garantiti dai debiti. Poichè i depositi bancari sono debito non garantito che la banca si è impegnata rendere ad un creditore privilegiato, provate ad indovinare chi prenderà il vostro denaro se la vostra banca perde una scommessa con i derivati?

Fortunatamente i cosiddetti depositi assicurati non saranno oggetto di questo trattamento.

Qualcuno, innocentemente, si potrebbe chiedere perché mai il G20 abbia preso decisioni simili. La risposta è che si vogliono evitare salvataggi politicamente impopolari per tutte quelle banche che sono troppo grandi per fallire.

Nessuno conosce quando arriverà la prossima crisi finanziaria globale ma, dopo il G20 di Brisbane, sappiamo con certezza che chi la pagherà non saranno ne i banchieri ne i grandi geni della finanza.

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