La Cina guida la corsa verso il nucleare pulito con il torio

Il fabbisogno energetico cinese potrebbe trovare una soluzione grazie al torio, disponendo di una nuova tecnologia nucleare.

I cinesi hanno intrapreso il cammino per produrre energia nucleare con il torio.

Un’energia nucleare considerata pulita, ma che attualmente non viene ancora impiegata a causa di una serie di problemi tecnici ancora irrisolti. Ma rimane il fatto che l’energia prodotta dal torio, produrrebbe rifiuti molto meno tossici rispetto all’uranio, impiegato fino ad oggi in tutte le centrali nucleari.

Il progetto cinese, condotto da Jiang Mianheng, figlio dell’ex-premiere Jiang Zemin, e dalla Cina National Academy of Sciences, ha già reclutato 140 scienziati e impiegherà 750 dipendenti entro il 2015. L’obiettivo è di sostituire le vecchie centrali nucleari alimentate a uranio,  producendo rifiuti molto meno tossici e senza correre il rischio di danni come a Fukushima.

La tecnologia nucleare al torio potrebbe innescare una rivoluzione industriale in tutta l’Asia ma soprattutto potrebbe scongiurare la crisi energetica mondiale che si verificherà quando altri 2 miliardi di persone, residenti nei paesi in via di sviluppo, inizieranno ad avvicinarsi agli stili di vita occidentali.

Ma non c’è solo la Cina a credere nel torio come combustibile per il futuro. Anche la Norvegia, da anni, sta studiando la possibilità di utilizzare il torio in una centrale nucleare convenzionale. Il Giappone, nel tentativo di recuperare fiducia del pubblico dopo il disastro di Fukushima, sta valutando di utilizzare una tecnologia nucleare completamente nuova, che richiederebbe l’impiego di torio.

La Cina ha un problema spaventoso in termini di carenza energetica, che presto potrebbe divenire una minaccia anche per la sicurezza nazionale. Non è casuale le controversie con India, Vietnam, Filippine e soprattutto Giappone, abbiamo come ultimo obbiettivo la rivendicazione di territori o risorse energetiche. Non è un mistero che questa corsa alla conquista di energia, stia diventando rapidamente la più grande minaccia per la pace mondiale.

Secondo Jiang Mianheng la Cina ha abbastanza torio per alimentare il proprio fabbisogno energetico per i prossimi 20.000 anni. Poichè la Cina sta costruendo 26 reattori nucleari convenzionali, operativi entro il 2015, oltre ad altri 170 già programmati, che si basano sul tradizionale uranio, in buona parte importato, riuscire a disporre di una tecnologia nucleare al torio consentirebbe di placare la fame energetica cinese.

La direzione intrapresa dalla Cina ha innescato l’interesse di Stati Uniti, Gran Bretagna, Russia e India che hanno chiesto di collaborare al progetto e di poter contribuire con le loro conoscenze. Potrebbe essere una corsa tecnologica dei principali paesi nel comune interesse.

Gli scenari che potrebbero aprirsi vedono un mondo che avrà molto meno bisogno di petrolio, carbone e gas di quanto si temesse. Le turbine eoliche potrebbero scomparire e il rischio di una crisi energetica globale, di guerre per le risorse e di cambiamenti climatici per l’inquinamento, potrebbe ridursi ad una scala infinitesimale.

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