I prezzi del rame non hanno ancora toccato il fondo

Ancora brutte notizie dal mercato del rame, i cui prezzi sembrano destinati a perdere ancora una percentuale significativa.

Anche se i prezzi del rame hanno guadagnato qualche punto negli ultimi giorni, non sono riusciti a ripristinare la fiducia del mercato nel breve termine.

Con un prezzo di 6.580 dollari a tonnellata, rilevato al London Metal Exchange (LME), il metallo rosso ha dato ragione a tutti quei traders che avevano scommesso su un ribasso delle quotazioni durante il primo trimestre dell’anno.

Nonostante i positivi dati economici provenienti dalla Cina e dagli Stati Uniti nel corso della settimana, il mercato del rame non ne ha tratto alcun beneficio.

L’umore complessivo del mercato sembra unanime nel pensare che il rame non abbia ancora terminato la sua discesa. Da inizio anno ha perso circa il 12% e nel breve termine nessuno è ottimista.

Secondo Citigroup il rame è ancora sotto pressione, con un’attività manifatturiera in rallentamento, anche se presto ci si dovrebbe avvicinare al fondo.

Il trend dei prezzi del rame è improntato al ribasso dal 2011 e non sembrano esserci cambiamenti all’orizzonte.

Il denaro facile immesso sul mercato dalle banche centrali per aiutare l’economia globale, ha soltanto creato l’illusione che ci fosse una crescita economica.

Per qualche analista, i prezzi del rame potrebbero scendere ancora del 33% rispetto ad oggi.

Preoccupazioni anche per tutte quelle società minerarie che si apprestano ad attivare nuove miniere nei prossimi anni, dal momento che nessuno vede una carenza di domanda all’orizzonte e difficilmente lo scenario cambierà nel prossimo futuro.

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