La Russia punta sulle terre rare. Il miliardario Potanin pronto a investire

Il miliardario russo Vladimir Potanin ha dichiarato che le riserve russe e dei territori controllati in Ucraina orientale potrebbero rappresentare una grossa opportunità.

Il miliardario russo Vladimir Potanin, CEO e azionista del colosso minerario Nornickel, ha recentemente dichiarato che sta valutando alcuni progetti nel settore delle terre rare. Secondo Potanin, le riserve presenti in Russia e nei territori dell’Ucraina orientale controllati ora da Mosca sono state fino ad oggi trascurate.

Le terre rare e altri metalli critici sono diventati un tema di grande attualità a livello globale. L’attenzione internazionale si è intensificata soprattutto dopo gli sforzi di Donald Trump per contrastare il dominio cinese in questo settore. La Cina, infatti, detiene una posizione di monopolio nella produzione e raffinazione di questi materiali, essenziali per le industrie tecnologiche, dalla produzione di smartphone ai sistemi di difesa militare.

Un’eredità sovietica andata dispersa

Potanin ha sottolineato come molti dei giacimenti all’interno della Russia e nelle nuove regioni sotto controllo russo siano stati esplorati in modo insufficiente. Molti studi geologici e i loro risultati sono andati perduti dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica. Questo vuoto informativo rappresenta una sfida per la Russia, che ora deve recuperare i dati geologici mancanti e investire in nuove esplorazioni.

Il presidente russo Vladimir Putin ha aperto alla possibilità di una collaborazione con gli Stati Uniti per l’esplorazione dei giacimenti di terre rare, nell’ambito di un futuro accordo economico. Secondo Putin, le riserve di questi metalli in Russia sarebbero addirittura più estese di quelle dell’Ucraina, suggerendo un enorme potenziale non ancora sfruttato.

Serve l’aiuto di partner occidentali

Tuttavia, Potanin ha evidenziato le difficoltà tecniche legate a questi progetti. Molti giacimenti russi sono di piccole dimensioni o si trovano in condizioni di esplorazione particolarmente difficili. Per affrontare queste sfide, secondo il magnate russo, sarà fondamentale il supporto tecnologico di partner occidentali con esperienza nel settore.

Nonostante le dichiarazioni di Potanin, al momento Nornickel non detiene alcuna licenza per l’esplorazione delle terre rare. L’azienda è principalmente nota per la produzione di nichel raffinato e palladio, materiali già di grande valore per l’industria globale. Se Nornickel dovesse decidere di entrare nel mercato delle terre rare, potrebbe rappresentare una svolta significativa per la Russia e per il riequilibrio del mercato globale di questi metalli strategici.

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