Rame: cresce la produzione ma restano le tensioni per la forte domanda

La produzione mineraria globale di rame è aumentata del 3,5% nei primi due mesi del 2021. Servirà ad allentare la tensione nei prezzi?

Gli occhi dei consumatori sono puntati sul rame come non mai. Le difficoltà di reperire metallo fisico e i prezzi a livelli altissimi non danno molti margini di errore per chi deve comprare. Anche se gli ultimi dati circa la produzione di rame di quest’anno potrebbero indurre a sperare che le tensioni sul mercato si possano allentare, purtroppo per i consumatori non è così…

Produzione globale in crescita a gennaio e febbraio

Secondo l’International Copper Study Group (ICSG), la produzione globale delle miniere di rame è aumentata del 3,5% nei primi due mesi dell’anno. Il protagonista di questa crescita è stata l’Indonesia, la cui produzione è aumentata del 90% grazie alla miniera di Grasberg. Al contrario, il Cile, primo produttore mondiale di rame, ha visto la sua produzione mineraria diminuire del 2,6% nei primi due mesi dell’anno, così come il Perù a -3,7%.

Inoltre, la produzione di concentrato di rame è aumentata del 5% nello stesso periodo, così come la produzione di rame raffinato (+2,9%). Un bel recupero rispetto allo scorso anno.

Come tutti ricordano, nel 2020 la produzione mineraria di rame aveva subito un duro colpo, in particolare in Sud America, a causa della pandemia di COVID-19. Sul fronte della domanda, era stata la Cina a trascinare con prepotenza il mercato dei metalli, con Europa e Stati Uniti che sono rimasti indietro.

Rame in surplus, ma fino a quando?

Tornando a quest’anno, per l’ICSG il mercato globale del rame ha registrato un surplus di circa 130.000 tonnellate durante i primi due mesi dell’anno. Tuttavia, va ricordato che un’altra fonte, il World Bureau of Metal Statistics, riporta un surplus di appena 2.200 tonnellate da gennaio a marzo.

Nonostante questi dati che potrebbero far ben sperare i consumatori di rame, è probabile che la domanda rimanga forte, in particolare per quanto riguarda le applicazioni nelle tecnologie verdi.

Perciò, le aziende minerarie dovranno fare cospicui investimenti nei prossimi anni per stare al passo con il forte aumento della domanda di metallo rosso, indispensabile per tutte le tecnologie di prossima generazione, a partire dai veicoli elettrici. Fino ad allora, le tensioni provocate dalla crescente domanda si scaricheranno direttamente sui prezzi.

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