I ribassisti sul mercato del palladio pare abbiano fatto la scelta giusta e i tempi in cui i prezzi del metallo inseguivano sempre nuovi massimi sembrano ormai lontanissimi.
Il prezzo del palladio è sceso al minimo da cinque anni a questa parte (531,71 dollari per oncia), registrando in una sola giornata una perdita di oltre il 6%, sulla scia di quasi tutte le materie prime
Anche se i prezzi hanno recuperato qualcosa rispetto ai minimi, arrivando a 546 dollari per oncia, i timori per un rallentamento dell’economia cinese hanno inciso pesantemente sugli umori di tutti gli investitori in palladio, considerato il più industriale di tutti i metalli preziosi.
Secondo Bloomberg, le preoccupazioni per la crescita economica in Cina, anche se un po’ attenuate dopo il taglio dei tassi di interesse da parte delle autorità cinesi, lasciano prevedere che la domanda di automobili del paese non crescerà come previsto fino ad ora. E il palladio viene impiegato soprattutto nei convertitori catalitici per veicoli per ridurre l’inquinamento da gas di scarico.
Nel solo mese di luglio, le importazioni cinesi di palladio sono scese del 42% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Una pessima notizia per il metallo, dal momento che la Cina rappresenta il 22% della domanda globale di questo metallo.
Tuttavia, secondo alcuni analisti, il palladio potrebbe presto venirsi a trovare in una condizione di iper-venduto. Di conseguenza, ci si attende un rimbalzo significativo a breve termine, provocato dalla chiusura di molte posizioni al ribasso e da investitori a caccia di affari.
Nel frattempo, sul mercato continua a dominare un nervosismo diffuso e la tendenza rimane ancora ribassista, motivo per il quale il rimbalzo potrebbe avere vita breve.
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