Erano anni che il mercato del manganese era assai volatile ma, nel 2018, si è relativamente stabilizzato. Tuttavia, i prezzi sono rimasti depressi, con un leggero calo nelle ultime settimane dell’anno scorso.
Come sempre, il mercato cinese è stato il motore della domanda globale di metallo, ma i contratti futures di silico-manganese, utilizzati per l’acciaio, nel 2018 hanno avuto un impatto minore sul mercato rispetto agli anni precedenti.
Per chi non lo sapesse, il manganese è molto usato nella metallurgia ed è il quarto metallo per tonnellaggio, subito dopo il ferro, l’alluminio e il rame.
Il 2018 è stato un anno di prezzi in calo
Dopo il rally alla fine del 2017, i prezzi erano saliti a circa 7,52 dollari per libbra (marzo 2018). Ma, da allora, sono costantemente diminuiti, fino a raggiungere i 6 dollari a dicembre dell’anno scorso.
La discesa è stata causata soprattutto dall’aumento della produzione in Africa e dall’aumento della capacità di silico-manganese in Cina. Il Sudafrica, nel 2018, è arrivato a spedire quasi 17 milioni di tonnellate. Dal canto suo, la Cina ha raggiunto una capacità di 120.000 tonnellate di silico-manganese.
Sul fronte della domanda è il settore dell’edilizia a trainare il mercato, ma c’è anche il settore delle batterie, che sta alimentando la rivoluzione energetica verde. Infatti, anche se quasi tutte le persone pensano che i metalli delle batterie siano il litio, il cobalto e il vanadio, il manganese svolge un ruolo altrettanto importante.
Come sarà il 2019 per il manganese?
Gli analisti meno rialzisti prevedono che, nel 2019, il prezzo del minerale di manganese oscillerà tra 5,13 e 5,50 dollari. I più ottimisti dicono che supererà i 7 dollari.
Le aspettative rialziste confidano soprattutto nella rapida crescita del settore delle batterie, grazie al mercato dei veicoli elettrici e ibridi.
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